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Alle 14.30 si terrà la tavola rotonda su “Garantismo: un’idea di Stato”, coordinata dal direttore del Dubbio Carlo Fusi, alla quale prenderanno parte i presidenti emeriti della Consulta Giovanni Maria Flick e Gaetano Silvestri (che è anche presidente della Scuola superiore della magistratura), il giudice costituzionale Giulio Prosperetti, il procuratore generale presso Suprema corte Riccardo Fuzio, il presidente emerito del Cnf Guido Alpa, il fondatore del Censis Giuseppe De Rita e il vicedirettore del Tg La7 Gaia Tortora.
Sia gli interventi della mattina che il dibattito pomeridiano offriranno l’occasione per fare il punto sullo stato del sistema giustizia nel nostro Paese, ma anche su quanto sia radicato oggi, nella coscienza dei cittadini, il valore della tutela dei diritti. Un tema scosso dal troppo frequente conflitto sulla giustizia, rispetto al quale pare persino urgente quel riconoscimento della propria funzione atteso dall’avvocatura anche con legge costituzionale.
Il ddl che sancisce nella Carta il ruolo dell’avvocato, depositato a inizio aprile in Senato da Movimento 5 Stelle e Lega, afferma la “libertà” e “l’indipendenza” da assicurare al difensore e la sua imprescindibilità non solo nella giurisdizione ma anche quale garante della tutela dei diritti. Introdurre tali principi in Costituzione rappresenterebbe anche la leva per ravvivare nell’opinione pubblica la consapevolezza della centralità dei diritti, spesso oscurata dagli estremismi del dibattito pubblico.