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Sale a 17 morti il bilancio dellevittime della polmonite virale da coronavirus in Cina. Lo hannoreso noto le autorità dello Hubei, la provinciadove si trovaWuhan, la città da cui si è diffuso il virus, durante unaconferenza stampa.Nel solo Hubei, finora, i casi confermati di polmonite dacoronavirus sono 444, secondo le cifre diffuse dalle autoritàprovinciali in serata, mentre poche ore prima, l’ultimobollettino a livello nazionale parlava di 473 casi confermati intutta la Cina. E contro la psicosi cinese, scendo in campo i medici italiani: «In questa fase, in attesa di capiremeglio l’aggressività del virus e la sua contagiosità, dobbiamo lanciare un messaggio chiaro: niente allarmi, evitiamola psicosi soprattutto in un periodo complicato per l’aumentodei casi di influenza stagionale», dice il segretarionazionale della federazione dei medici di famiglia (Fimmg),Silvestro Scotti. A Roma è già stato diffuso un alert a tutti gli studimedici con indicazioni utili, sia in termini di sintomatologiada tenere d’occhio, sia di informazioni da dare ai pazienti: «Per ora ci siamo limitati alla Capitale perchè è lì chesbarcano i voli da Wuhan - spiega Scotti - e insieme a Milanosono i punti di maggiore allerta. Noi siamo in continuo contattocon l’Istituto Superiore di Sanità, stiamo seguendol’evoluzione dell’epidemia ma non ci sono ancora dati chiarisull’incidenza». Mentre più concreta è l’influenza stagionale,che sta causando l’affollamento degli studi medici: «Ricordo chesi è ancora in tempo per vaccinarsi - sottolinea il segretariodella Fimmg - e aiuterebbe anche se il virus cinese sbarcasse danoi, perchè potremmo con un buon margine di certezza escluderel’influenza nella diagnosi di sintomi simili che invecepotrebbero essere dovuti proprio al nuovo coronavirus».