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Roma, 9 dic. (Labitalia) - “Il tetto al contante non risolve il problema dell’evasione; per questo concordo con il limite massimo a 10mila euro per i pagamenti in contanti in tutta l’Unione europea stabilito dal Consiglio dell’Ue”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia Maurizio Pasca, presidente del Silb-Fipe, associazione che rappresenta le imprese del settore delle discoteche e dei locali notturni. “Questo genere di restrizione - osserva - non combatte né l’evasione fiscale né tantomeno il sommerso; ci sono altri modo per combatterlo”. “Non solo per le attività del settore dei locali - sottolinea - ma anche per tutte quelle che hanno la possibilità di ricevere il pagamento in contanti lo accettano tranquillamente”. “I turisti che vengono in Italia e che vogliono pagare in contanti - fa notare - ora possono tranquillamente farlo, alimentando così il circuito economico del nostro settore che, come altri, è stato fortemente penalizzato anche dalle chiusure collegate all’emergenza Covid. Parliamoci chiaro il tetto dei diecimila euro è davvero ingiustificato”. “Per l’attività di bar stagionale - ricorda Maurizio Pasca - la scorsa estate si pagava il caffè con la carta di credito. Assurdo se pensiamo anche al fatto che era necessario mettere una persona alla cassa per fare una transazione con il pos, altri costi da sostenere per un settore che comunque cerca di rialzarsi dopo un periodo economicamente negativo”.