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Termoli, 21 nov. (Labitalia) - Quattro storie diverse da raccontare e infinite esperienze da far vivere. Quattro anime - culturale, ambientale, enogastronomica e turistica - in un'unica destinazione. Ma, soprattutto, un solo comune denominatore: l'autenticità. Per esprimere tutto quanto ha da offrire una nuova destinazione turistica. A incarnarlo i quattro comuni dell'area urbana di Termoli - Campomarino, Guglionesi, San Giacomo degli Schiavoni e lo stesso Termoli - che sono i protagonisti di un progetto lanciato proprio per promuovere questo angolo del Molise, tra terra e mare, per troppo tempo dimenticato dalle rotte turistiche. Complice la riscoperta di un turismo di prossimità e open air, le ultime estati registrano un'inversione di tendenza e per questo territorio è il tempo del riscatto. Per lanciarlo come meta per chi sa apprezzare il bello e il buono, è nato così 'Autentici Percorsi', con l'obiettivo proprio di comunicare quanto di più vero sanno esprimere questa terra e la sua gente. L'autenticità, infatti, è l'elemento scelto per identificare e unire i quattro comuni facendone elemento di attrazione turistica. Campomarino, Guglionesi, San Giacomo degli Schiavoni e Termoli hanno deciso di fare rete per promuoversi con un’azione collettiva a sostegno e tutela di un territorio che vuole coltivare la propria identità con orgoglioso spirito di appartenenza. E' nata così la nuova destinazione turistica dell'area urbana di Termoli, che racchiude quattro comunità, due affacciate sul mare e due in collina, ciscuna con le sue caratteristiche peculiari ambientali, storiche e culturali, ma un'identità unica. "Questo progetto - spiega Marco Zollo, membro del gruppo di progetto - ha una storia molto lunga, prima di lanciarlo ci abbiamo lavorato molto e ci abbiamo pensato molto. Il progetto raggruppa quattro Comuni che fanno parte dell'area urbana di Termoli, la cittadina più importante in termini di abitanti ed economia di questa area urbana, che però vede altri tre Comuni partecipanti di eguale importanza che sono Campomarino, Guglionesi e San Giacomo degli Schiavoni. L'obiettivo è quello di promuovere questo territorio sul piano turistico a livello nazionale e internazionale". "Il collegamento che abbiamo ravvisato tra questi quattro comuni - prosegue - è proprio l'autenticità: l'autenticità della popolazione, degli operatori, dei borghi. Questi comuni sono dislocati nel basso Molise, alcuni prospicienti il mare e con il mare come principale attrazione e altri all'interno che rappresentano una cultura storica agricola. Abbiamo puntato molto sull'enogastronomia, perché riteniamo che in questo territorio sia un punto di forza. Anch'essa è molto autentica: grazie al mare e a un'agricoltura molto fertile, troviamo buoni grani, buoni vini, buon pescato, e soprattutto c'è una lunga tradizione di cucina che rappresenta la tradizione e l'autenticità". Un’unione tra campanili, dunque, che, grazie al finanziamento del Por Fesr-Fse Molise 2014-2020, ha reso possibile la più importante operazione di valorizzazione turistica mai realizzata in questo territorio. Un progetto che con il suo brand, 'Autentici Percorsi', una campagna pubblicitaria e un sito dedicato (www.autenticipercorsi.it), punta alla valorizzazione degli elementi identitari del territorio. E di percorsi si tratta, perché si può scegliere di ammirare le opere d'arte nascoste tra le viuzze nei borghi, o veri e propri capolavori custoditi nelle chiese, tra romanico e barocco, o ancora ci si può confondere nei cortei delle feste patronali o farsi rapire da storie di cavalieri e imperatori. A Guglionesi, ad esempio, c'è il palio che si tiene ad agosto e per saperne tutto basta entrare a San Nicola, solo una delle splendide chiese che si susseguono nella strada principale del paese, che porta fino allo spettacolare belvedere da dove ammirare uno sconfinato orizzonte di questa regione a torto ritenuta piccola. All'inizio del borgo, si può finalmente visitare anche la Chiesa del Santissimo Rosario, riaperta solo tre anni fa dopo 20 anni di chiusura e di oblio, pronta a narrare la sua tormentata storia. Tappa d'obbligo è poi Santa Maria Maggiore, con i trittici di Michele Greco di Valona, protagonisti di mostre internazionali, e la sua cripta, testimonianza della chiesa preesistente le cui tracce sono oggetto di un attento lavoro di restauro che permetterà, grazie al lungimirante progetto della giunta comunale, di renderlo fruibile al pubblico in un nuovo affascinante percorso nella storia. Se a Guglionesi sono le maestose chiese a farla da padrone, a Campomarino i vicoli del centro storico stanno conoscendo una nuova vita grazie ai murales dell'artista Liliana Corfiati, molisana di origine, che a questo suo borgo natio ha regalato e continua a regalare dei coloratissimi affreschi. Così, passeggiando tra le stradine, può capitare di imbattersi in gigantografie di personaggi famosi o in scene di vita quotidiana, in rappresentazioni di arti e mestieri o in decorazioni floreali. Un efficace modo per dare un nuovo volto, e un'opportunità di restauro, alle case di questo paese, facendone al tempo stesso un'originale attrattiva turistica. Dalla costa di Campomarino si può tornare in collina e andare a caccia dei tesori nascosti di San Giacomo degli Schiavoni, come le sue grotte di tufo, la sua antica fonte e soprattutto la villa romana che sovrasta il paese, con resti di cisterne e di antici oleifici, ancora una volta segno distintivo del territorio. In pieno centro, invece, la torre civica nasconde un orologio con meccanismo autentico, che, per anni curato dall'anziano custode, attende ora nuove generazioni di volenterosi per ripartire. Vero e proprio 'monumento' del territorio, stavolta non edificato, in pieno centro, è poi la macelleria Berchicci, dove si producono salumi tipici, dalla ventricina al guanciale, dal fegatazzo al 'cazzotto', tutti rigorosamente dagli allevamenti di famiglia. E sono sempre più note le aziende vinicole di Campomarino, che tutelano e ripropongono anche il vitigno autoctono Tintilia, o quelle olearie, dove si può assaggiare la Dop Molise. In questo angolo di Molise, dunque, la gola non resterà certo insoddisfatta. Sapori di terra e di mare tutelati grazie a tenaci produttori sono reinterpretati da chef tra i più rigorosi interpreti della tradizione enogastronomica locale. Un ideale viaggio culinario parte dalla collina, con i piatti della tradizione di 'terra', come la lasagna in brodo che ancora si può mangiare al Ristorante Quinto Quarto di Guglionesi, per arrivare alla costa e ai sapori del mare: imperdibile 'U bredette' da Nicolino, vera e propria istituzione a Termoli, dove per mangiare questa ricca zuppa di pesce si fornisce tanto di bavaglino. Per una cena gourmet, con cucina rivisitata ma senza rinunciare ai sapori autentici e alle materie prime locali, sempre a Termoli, c'è il Ristorante Svevia, a due passi dal maestoso Duomo e dal Palazzo Vescovile, da cui si apre il percorso di 'Termoli sotterranea', reso possibile dalla startup Molise WoW e inaugurato nel 2018. Una passeggiata, quella nel centro antico di Termoli, che offre scorci inaspettati, tra palazzi quasi tutti restaurati grazie anche all'iniziativa di chi ha puntato sull'albergo diffuso facendo rinascere vecchi edifici nella nuova vita di struttura ricettiva, come ad esempio la Locanda Alfieri o la Residenza Sveva. Negli 'Autentici percorsi' c'è poi la natura, con i suoi paesaggi e i suoi colori, che assicura aria buona e silenzio. Numerose le possibilità di fare attività all'aria aperta, dal trekking alla bici, a tutto ciò che offre il mare e le sue spiagge. E a un'ora di traghetto, poi, ci sono le Isole Tremiti. Per far vivere le emozioni di un viaggio sensoriale ed esperienziale nell'area urbana di Termoli, arriva in aiuto persino la realtà virtuale. Il progetto, infatti, ha previsto la realizzazione di supporti multimediali dove rivedere luoghi e personaggi grazie a un visore in 3D da un'insolita prospettiva. E a fine novembre proprio un virtual educational tour coinvolgerà agenzie di viaggio e tour operator di tutta Italia per conoscere gli 'Autentici percorsi' del Molise.