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È "quasi certamente" del piccolo Gioele il corpo ritrovato poco fa nelle sterpaglie. Si tratta di resti di un bimbo, ritrovati poco fa da un carabiniere in congedo a poche centinaia di metri dal traliccio. Secondo gli investigatori sono "di Gioele ma per la certezza si aspetta il riconoscimento". Sul posto il procuratore di Patti Angelo Vittorio Cavallo, la polizia scientifica e i vigili del fuoco del Sapr. Sul posto anche il geologo forense incaricato dalla procura. Sul posto anche i familiari del bambino, scomparso insieme alla madre Viviana Parisi lungo l'autostrada A20 Messina-Palermo, nella zona di Caronia. Con la zia Mariella Mondello c’è anche il fratello, Daniele, il papà di Gioele, che non parla. E' in auto in silenzio in attesa di sviluppi. L'Esercito Italiano è in campo da stamattina per cercare Gioele. Con l'esercito anche un gruppo di volontari, circa trecento, si è radunato al campo base per cercare il bimbo. Tra i tanti c'è anche un turista che arriva da Torino. "Ero in vacanza in zona - ha spiegato - e ho letto l'appello del padre di Gioele. Così ho deciso di venire anche io. Questa storia mi ha molto colpito". Nelle campagne ci sono persone provenienti da tutta la Sicilia. "Veniamo da Agrigento - dice Salvo, un cacciatore - e siamo venuti per cercare il piccolo"."Sono qui dalle 6.30 perché questa scomparsa del bambino mi angoscia dal primo giorno. Voglio partecipare anche io alle ricerche, come chiesto ieri dal padre del bambino", ha detto Antonia, una casalinga di 39 anni di Acquedolci (Messina) che si è presentata all’alba al distributore di benzina Ip scelto come quartier generale per le ricerche bimbo.I vigili del fuoco e la protezione civile hanno avvertito i volontari: "Se trovate qualcosa non dovete toccare niente, mi raccomando. Avvertite subito qualcuno ma senza toccare nulla".