I calcoli “discutibili” del governo. Il costo reale di questa riforma fiscale oscilla fra I 12 ed I 15 miliardi di euro. Cioè, costerebbe quasi un punto di pil
C’è il governo Conte, il governo Salvini, il governo Di Maio, a volte perfino i governi Tria e Moavero, che compaiono per subito scomparire come i fiumicelli carsici. E, su tutti, veglia dall’alto del Colle Sergio Mattarella.
Il premier e il ministro dell’Economia soddisfatti. Evitata la procedura, siamo in riga con la manovra da 8 miliardi. I proclami anti Bruxelles e le promesse fantasmagoriche non avranno più molto spazio. Quanto reggeranno i vicepremier?
Se Bruxelles ci dovesse commissariare per infrazione, ogni tre mesi i tecnici attuerebbero un severo controllo sui conti pubblici e addio sovranità sull'economia
Nel mirino della Lega c’è la nomina del ministro per gli Affari Ue. A metà riunione il vicepremier leghista lascia il tavolo «per altri impegni in agenda». Poi dai social attacca la commissione Ue e parla (senza accordo coi 5 Stelle) di pace fiscale
Il vertice ha diviso in due il governo: da un lato Tria, Conte e Moavero, dall’altro Salvini e Di Maio. L'esecutivo dovrà trovare il modo di evitare la procedura d'infrazione per debito e allo stesso tempo limitare quanto più possibile le concessioni all'Europa
Il leader grillino: «serve un vertice di maggioranza». Il Mef smentisce il testo della lettera inviata alla Commissione europea circolato nel pomeriggio che prevede tagli a quota 100 e reddito di cittadinanza
Dombrovskis e Moscovici "scrivono” a Conte e Tria. Bruxelles aspetta l’aumento dell’iva per incassare 120 milioni, il contributo dovuto dall’Italia alle istituzioni europee
Il tecnico è diventato un politico. Lo stop al Decreto Famiglia, incompreso da Di Maio, ha permesso di bloccare Salvini sul sicurezza bis e favorito l’armistizio pre-elettorale
“La verità è rivoluzionaria”. Il ministro dell’Economia trasforma un costo in un investimento e recupera 10 miliardi per abbassare le tasse. Ma non tutti lo capiscono
La sceneggiata allestita dal governo intorno al Def che il Senato ha approvato ieri è, dal punto di vista dell'immagine, magistrale. Di fatto ci sono due documenti: quello ufficiale, che serve a rassicurare l'Europa e quello dei due vicepremier.
Negli anni siamo stati contagiati da un virus devastante in virtù del quale abbiamo progressivamente perso la capacità di distinguere tra realtà e finzione, tra verità e propaganda, tra concretezza dei fatti e rifugio nei sogni.