Secondo di Giovanni, «uno status del pm separato da quello dell’organo giurisdizionale, oltre a rendere effettivo il valore costituzionale delle parità di armi tra accusa e difesa, favorisce l’imparzialità e la terzietà del giudice
Il presidente dei penalisti italiani torna su uno dei cavalli di battaglia dell’avvocatura. «C’è la concreta possibilità che questa idea di civiltà diventi realtà»
Quattro le proposte di legge: per il sindacato delle toghe il rischio è quello di finire sotto il controllo della politica. Migliucci, già presidente dell’Ucpi: «Mantra privo di significato»
L’ex consigliere del Csm: «La migliore garanzia per un imputato è che il pm ragioni come un giudice perché se ragiona come un giudice non cercherà di ottenere la condanna comunque»
Il capogruppo di Forza Italia alla Camera: «Ribadiamo quello che sosteniamo da sempre: al centro del sistema giudiziario devono esserci i cittadini, con le loro garanzie e i loro diritti»
Dopo l’inappellabilità delle assoluzioni, Berlusconi promette il “divorzio” fra giudici e pm. Boschi condivide entrambe le ipotesi. Ma proprio la convergenza sulla giustizia fra Silvio e Matteo rischia di resuscitare l’asse dem-5S
Appena nominato dal governo Castex, il nuovo ministro della Giustizia francese giura di riformare l'intero sistema: dal processo penale alle carceri, senza populismi e per lo Stato di Diritto
La ricetta della Presidente del Senato, Elisabetta Casellati alla cerimonia del Ventaglio: "Sorteggio dei membri togati, non obbligatorietà dell'azione penale, separazione delle carriere, divieto di porte girevoli dalla magistratura alla politica e viceversa"
Subito il siluro contro la riforma voluta dagli avvocati: dalla discussione generale di ieri arriva l’annuncio del ritorno ai box, che sarà votato in Aula giovedì. Il dem Bazoli: «Vale la pena di scatenare la reazione della magistratura?». Sisto (FI): «State per consumare l’omicidio dell’articolo 111»
Caiazza e Migliucci scrivono ai deputati: «Se il giudice non è strutturalmente distinto rispetto a chi accusa e a chi difende, difficilmente potrà essere e apparire garante della legalità del processo»
Rafforzare la terzietà del giudice come garanzia per il contraddittorio tra le parti e la legalità del processo, senza indebolire il ruolo del pubblico ministero, che conserva l’autonomia dalla politica, ma limitando lo squilibrio che ha dato ai capi delle procure «un potere incontrollato e incontrollabile». Sono questi gli obiettivi della proposta di legge popolare sulla separazione delle carriere sulla quale l’Unione delle Camere penali.
Cricenti, consigliere della Cassazione: «È un fenomeno diffuso in tutta la magistratura. Palamara doveva essere sentito dall'Anm. Separare le carriere? Sarebbe una misura di garanzia»
«Settantaquattromila cittadini italiani hanno firmato per chiedere l’introduzione di questa riforma costituzionale, l’unica riforma che può rendere i pubblici ministeri indipendenti dalla politica e rendere i giudici indipendenti dai pubblici ministeri».
Le magistrature sono due : quella che indaga e quella che giudica. Ma la prima ha avuto ha il sopravvento perché arriva sul fatto con anticipo rispetto a quella che sentenzi
Ieri l’incontro fra il guardasigilli e il centrodestra sulla riforma dell’ordinamento giudiziario. Restano le distanze sulla separazione delle carriere e il sorteggio per l’elezione dei togati. Ma il ministro non respinge l’ipotesi, avanzata dall’azzurro Costa, di affidare direttamente ad avvocatura e accademia la scelta dei loro rappresentanti a Palazzo dei Marescialli. Una “terza via” che consentirebbe di superare il no del Pd sul divieto di elezione per chi è reduce dal Parlamento
Ieri secondo round del vertice sulla riforma: il guardasigilli concorda con gli alleati un incontro con le opposizioni prima di portare il ddl in Consiglio dei ministri. Verso il doppio turno per eleggere i togati: il Pd chiede di introdurre l’alternanza di genere. E l’obbligo, per Palazzo dei Marescialli, di acquisire il parere dal presidente dell’Ordine forense prima di assegnare gli incarichi direttivi
La proposta della Giunta dell'Unione camere penali. E' l'unica via per "restituire alla Magistratura Giudicante la sola, ma decisiva autonomia ed indipendenza che le è oggi negata: quella dalla magistratura inquirente".