Interviste«Il ritardo dei fondi europei non rappresenta un problema, perché si tratta di risorse preventivate per un triennio. Non cambia molto se questi soldi arriveranno il primo gennaio o il primo giugno, abbiamo la garanzia che ci saranno e possiamo già cominciare a investirli per far ripartire il Paese». Intervista a Giorgio Lovecchio