Il segretario organizzativo Uilpa l'Aquila, Mauro Nardella. «Dopo la riforma partorita da un decreto del 2008 la condizione esistenziale degli addetti che vi prestano servizio, dei detenuti e dei restanti operatori penitenziari non è migliorata»
È il dottor Mario Riccio, medico di Welby, ad aprire il dibattito: «La scelta di non vaccinarsi faccia perdere la precedenza nelle cure». Gli risponde Filippo Anelli, al vertice della Fnomceo: «Non siamo alla scelta di chi salvare col respiratore, come nel 2020, ma piuttosto che sacrificare i no-vax dobbiamo rivedere le politiche in modo da poter riservare meno posti letti al covid. O a pagare sono i malati oncologici»
Dal direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia, al virologo Roberto Burioni, gli scienziati sono tutti d'accordi: il 7 gennaio è troppo presto per riaprire le scuole
Il presidente Anelli: «Se nel giro di 15 giorni gli indicatori peggioreranno sarà necessario adottare misure ancora più drastiche con un lockdown totale»
Per l'ex procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone "è ancora irrisolta la necessità di una norma che limiti alle sole ipotesi di colpa grave la responsabilità di medici e operatori sanitari per eventuali reati di omicidio colposo e lesioni colpose collegati alla pandemia".
Le priorità in una lettera al ministro Speranza: «dispositivi di protezione, tamponi e rafforzamento del territorio, con la possibilità per squadre speciali di essere attivate immediatamente in tutte le Regioni»
La solidarietà e gratitudine dell'avvocatura a tutti i medici impegnati nella battaglia contro il coronavirus e tolleranza zero contro chi "indegnamente speculando sul dolore altrui in questo difficile tempo che vive il nostro Paese, disonorano l’Avvocatura tutta"
Rivolta sedata dopo che i detenuti del circuito “Alta sicurezza 3”, che ospita boss di ’ndrangheta, camorra e sacra corona unita, avevano preso in ostaggio 5 agenti e 4 fra medici e infermieri. Nell’istituto lucano 15 anni fa si tentò di pianificare una seconda via D’Amelio per eliminare Gratteri
La sentenza in Corte d’Assise. Reati prescritti per quattro medici, uno assolto. Processo ai medici, un’assoluzione e 4 prescrizioni. Per il pm Musarò, attorno alla sua morte fu realizzata «un’opera di depistaggio che ha toccato picchi da film dell’orrore», con lo scopo di far ricadere la colpa sugli agenti penitenziari
Il presidente della federazione dei camici bianchi chiede di affidare “l’estremo atto” a un pubblico ufficiale. I medici cattolici: Noi non diamo la morte