La procura di Brescia contesta a Davigo e Storari la rivelazione del segreto d'ufficio in merito ai verbali di Amara. Chiuse le indagini anche su De Pasquale.
Il plenum, sul caso di Marcella Contrafatto, si è aggiornato al 22 settembre. Intanto ieri la procura di Roma ha notificato l'avviso di conclusioni indagini
Parla il past presidente dell’Unione Camere Penali Italiane, Beniamino Migliucci. «Per Davigo probabilmente la macchina giudiziaria funzionerebbe meglio non con meno avvocati, ma proprio senza avvocati».
Sul Fatto quotidiano l’ex pm di Mani pulite torna a spiegare le lentezze della giustizia con i numeri della classe forense. Se diminuissero i processi, dice, l’avvocatura ci rimetterebbe. Dimentica che proprio i penalisti proposero inutilmente (e per giunta insieme con l’Anm) riforme in grado di ridurre i giudizi. E allude ancora una volta a un’idea di giustizia che non tiene al centro la persona, e dunque chi è chiamato a difenderla
Il pm milanese aveva preparato una richiesta di misura cautelare per Amara, Calafiore e Armanna, ma non fu controfirmata. Il pg Salvi avvia accertamenti anche su De Pasquale e Spadaro
Nonostante la richiesta di rendere pubblica la seduta sulla proposta di licenziamento di Marcella Contrafatto i microfoni sono rimasti spenti. E tra i consiglieri è di nuovo polemica
L'ex pm di Mani Pulite smentisce l'amico e presidente della Commissione antimafia, che ha dichiarato pubblicamente di aver visto i verbali dell'ex avvocato esterno dell'Eni Piero Amara
Il pm di Milano, Paolo Storari, indagato per rivelazione del segreto d’ufficio, è stato interrogato negli uffici della procura Generale in piazza Adriana
"La rete relazionale di 'Ungheria' fu utilizzata per condizionare la nomina del procuratore di Milano". Sono le parole - senza riscontro - utilizzate da Piero Amara, ex avvocato esterno di Eni, in un verbale reso negli uffici della procura meneghina
Riccardo Polidoro, responsabile Osservatorio carcere dell’Unione Camere penali: Davigo quasi ridicolizza quell’allarme sovraffollamento per il quale Rita Bernardini mette a rischio la propria vita
È finita l’esperienza di Piercamillo Davigo al Csm. Al termine di un dibattito durato diverse ore, ieri pomeriggio il plenum ha votato la decadenza da consigliere superiore dell’ex pm di Mani pulite
Si annuncia drammatica la discussione sulla permanenza del consigliere, che martedì compie 70 anni e si congeda dal servizio in magistratura: nel parere sollecitato da Palazzo dei Marescialli, l’Avvocatura dello Stato ha sostenuto che la decadenza di Davigo è inevitabile. Ma se il plenum votasse per la permanenza, la stessa Avvocatura sarebbe costretta a contraddirsi per difendere l’organo di autogoverno nell’eventuale ricorso del primo dei non eletti…