Le direzioni decideranno le modalità dei colloqui in presenza. Il Dap consiglia, in modo orientativo, due incontri mensili con una persona. Resta salva la possibilità delle videochiamate
I reclusi denunciano la situazione. I parenti costretti ad attendere in strada il proprio turno prima di incontrare il congiunto sotto un gazebo. Il garante del Lazio ha segnalato da tempo il problema
La Camera penale di Roma ha espresso la sua preoccupazione. Il timore è che si possa realizzare l’ipotesi di una normativa che vieterebbe incontri riservati a coloro che esercitano sul territorio la funzione di tutela dei diritti fondamentali
Lo ha stabilito il tribunale di sorveglianza di Perugia. L’ordinanza fa riferimento al comma 2 dell’articolo 18 dell’ordinamento penitenziario, che “ha inteso estenderla senza limitazioni di alcun tipo, come consentito ai difensori”