«Sentimenti di contrapposizione, contese, divisioni, polemiche all’interno della Magistratura, minano il prestigio e l’autorevolezza dell’Ordine Giudiziario»
la Corte d’Assise di Caltanissetta, ha condannato all’ergastolo il boss latitante Matteo Messina Denaro per le stragi del 1992 di Capaci e di Via D’Amelio nelle quali persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e gli agenti delle loro scorte.
Mafia- appalti. Inviato ad agosto del ’ 91 dalla procura di Massa Carrara, ma il primo giugno del 1992 fu archiviato e le relative intercettazioni furono smagnetizzate
La pronuncia sul boss che innescò la strage di Capaci. I difensori del mafioso che ordinò di sciogliere Giuseppe Di Matteo nell’acido avevano dalla loro parte il parere favorevole della Dna. Ma ha pesato la valutazione sulla profondità del ravvedimento
Si attende il verdetto della Cassazione sul ricorso presentato dai legali di Giovanni Brusca. L'autore della strage di Capaci ha collaborato con la Giustizia e pr la Procura antimafia si sarebbe ravveduto. Il no di Maria Falcone sorella del giudice.
Nell’archivio di Radio Radicale la registrazione di un convegno del 15 marzo 1991, a un mese di distanza dal deposito del dossier dei ros. Il giudice: «è molto più grave di come appare. È illusorio pensare che imprese appartenenti ad altre attività rimangano immuni da certi tipi di collegamenti»