Matteo Renzi manda in soffitta la parola "sinistra" e si propone come avanguardia dei "progressisti". Boccia Conte come leader e sceglie le prossime battaglie: organizzazione del partito, candidatura in tutte le regioni e liquidazione della prescrizione di Bonafede

A Cinecittà la prima assemblea di Italia viva. Il leader punta alla «stabilità» ma bandisce «l’immobilismo». Va bene «il Maalox» per mandare giù l’alleanza col M5S, ma «la nostra missione è quella di far diventare questo governo un buon governo»

Tensione massima tra i dem: sinistra interna in allerta per la deadline del 13 febbraio, indicata dal segretario all’assemblea di Rimini per trovare l’accordo sul sistema di voto. E l’ex premier avverte i suoi: “Pronti al liberi tutti”