IntervisteLapidario e analitico, Arturo Parisi non usa mezzi termini per commentare la legge elettorale. E la stessa analiticità la usa per raccontare il decennio di un partito di cui è stato tra i padri fondatori: «Per la nostra democrazia il Pd è troppo importante perché lo si possa lasciare nelle sole mani dei suoi dirigenti di turno»