Il senatore del M5S al Dubbio: «Da chi ricopre un incarico così importante e delicato come quello assegnato a Sisto ci si attende ben altro livello di serietà e accuratezza»
Il rischio è che si dia una lettura cospirazionista delle legittime scelte politiche. Alcuni processi fallimentari, come la cosiddetta trattativa Stato-mafia, sono fondati su quello
Nei programmi elettorali è diversa l’attenzione all’universo carcerario: per la Lega servono più agenti e carceri. Terzo polo, Pd, Europa verde-Si e +Europa hanno proposte differenziate ma con una matrice progressista
L’ex magistrato Roberto Scarpinato, in due articoli su “Il Fatto”, sostiene che con l’eliminazione della preclusione dei benefici per chi non collabora, c’è il rischio di favorire l’omertà e non si potrà mai far luce sui misteri
In una conversazione registrata il 2 agosto 2000 Giuseppe Lipari, l’uomo di Provenzano, si riferiva al cambio di strategia rispetto alle indicazioni dal carcere di Riina: non più stragi, ma invisibilità per gestire gli appalti
Il magistrato cita le intercettazioni di Giuseppe Lipari, l’uomo degli appalti di Bernardo Provenzano, nelle quali non si fa riferimento ad alcun patto tra Cosa nostra e lo Stato
Il magistrato in commissione Giustizia ha riferito di un summit nel quale “u Tratturi” avrebbe detto di aver avuto garanzie sull’abolizione dell’ergastolo ostativo. Ci risulta non esserci traccia nei processi trattativa e Mori-Obinu
Si chiede come mai avendo collegato la trattativa Stato-mafia alla strage di Via D’Amelio gli atti non siano stati trasmessi già a suo tempo a Caltanissetta
Il Procuratore Generale di Palermo Roberto Scarpinato non ha dubbi: la politica è all'attacco della magistratura: "Il vero cambiamento avverrà dall'interno della magistratura o non avverrà"
Terza perquisizione a casa di Bruno Contrada nel giro di un anno. L’ordinanza è legata all’indagine sull'omicidio dell’agente Nino Agostino e della moglie
All’iniziativa voluta da Orlando è emersa, più di tutto, la diffidenza dei procuratori capo nei confronti del legislatore: no alla proposta di Legnini su una revisione del reato di associazione mafiosa. Nella “Carta di Milano” presentata dal ministro «trasparenza della Pa e più Stato sociale»