La Dda di Palermo, a seguito delle indagini svolte dai carabinieri del Ros, ritiene che la donna abbia fatto circolare i “pizzini”, gestendo le ampie risorse economiche del stretto congiunto

“San Salvatore” blindato per l’arrivo del capo mafia che ieri si è sottoposto a un nuovo ciclo di chemioterapia

L’ intervento dell’avvocata Lorenza Guttadauro, difensore di Matteo Messina Denaro, per precisare alcune situazioni dopo il recente incontro che si è svolto nel carcere de L’Aquila tra gli inquirenti e la difesa

Le contestazioni dell’accusa: sarebbero più di cento le ricette firmate dal dottore negli ultimi due anni per consentire al boss di curare il cancro al colon e al fegato

Piera Maggio e Pietro Pulizzi si rivolgono al capo del Mandamento di Trapani: «Chiediamo di aiutarci a capire anche nel modo lo ritenga più opportuno dov'è Denise, come trovarla»

Pure alla Camera Terzo polo schierato col guardasigilli Che porta in Cdm il ddl coi ritocchi alla legge Cartabia

Giuseppe Cimarosa è figlio di una cugina di primo grado del superboss di Cosa Nostra. Ieri aveva organizzato una manifestazione a Campobello di Mazara, ma non è stata tanto partecipata

L’Unione delle Camere Penali italiane contro le speculazioni di stampo giustizialista. «A cominciare dalle dichiarazioni rese dal procuratore De Lucia durante la conferenza stampa a Palermo...»

Siamo purtroppo condannati a subire ogni giorno una quantità più o meno enorme di cattive notizie, all’ingrosso e al minuto, ma anche a temere le buone, poche o pochissime che siano

Il procuratore generale Antonino Patti, durante la sua requisitoria delle scorse settimana aveva chiesto la conferma dell'ergastolo

Il Comandante dei carabinieri del Ros punta il dito contro chi ipotizza “complotti” dietro la fine della latitanza del superboss di Cosa Nostra. «Abbiamo lavorato giorno e notte»

Il medico oncologo che lo ha preso in cura a L’Aquila lo ha incontrato di recente. «È stato come incontrare una persona normale. Noi dobbiamo dimenticare che è un boss mafioso»

Intanto ieri è stata trovata, tra le altre cose, un'agendina su cui l'ex latitante scriveva le sue riflessioni, anche sulla figlia Lorenza che non porta il suo cognome e che non lo vuole vedere da anni

Il Generale Mario Mori che nel 1993 arrestò Totò Riina, ha subito una serie di processi dai quali è stato sempre assolto. Ha deciso di togliersi qualche "sassolino" dalle scarpe

Il capo del Viminale: «Non ci sono retroscena, l’attività investigativa è stata portata avanti con metodi di indagine tradizionali senza fronzoli e senza fantasie»

Alfonso Tumbarello è il secondo indagato, dopo Giovanni Luppino, a seguito della cattura del super boss di Cosa Nostra, trovato a Palermo dopo 30 anni di latitanza

Il magistrato che ha coordinato le indagini sul superboss di Cosa Nostra risponde così al fiancheggiatore dei fratelli Graviano: «Gli elementi acquisiti sono assolutamente affidabili, e quando dico affidabili potete immaginare da dove arrivano, da un contesto geneticamente mafioso che non lo tradirebbe mai»

Il ministro della Giustizia sull’applicazione del 41 bis al boss di Cosa Nostra: «Possiamo garantire che coniugheremo il diritto alla salute con l'assoluta sicurezza dell'espiazione della pena»

Nel carcere dell’Aquila si trova Nadia Desdemona Lioce, ma in passato ha ospitato anche i fratelli Graviano, Raffaele Cutolo, Leoluca Bagarella e Gianni Nicchi

Le indagini, coordinate dal procuratore Maurizio De Lucia e dall'aggiunto Paolo Guido, hanno condotto i carabinieri a Campobello di Mazara, di cui è originario l'autista, accusato di favoreggiamento, Giovanni Luppino

Il boss ieri mattina stesso è stato portato prima presso la caserma dei Carabinieri San Lorenzo e poi trasferito all'aeroporto militare Boccadifalco, da dove ha raggiunto con un volo speciale il carcere di massima sicurezza

I carabinieri lo hanno accompagnato fuori da “San Lorenzo”, luogo del comando dei carabinieri di Palermo. Sarà trasferito in un carcere di massima sicurezza lontano dalla Sicilia

Un dottore della “Maddalena” di Palermo: «Stamattina alle 6 non c'era nulla, poi i miei collaboratori mi hanno chiamato: ci sono i Ros, mi hanno detto, e si e' presentato un militare in assetto di guerra, stiamo cercando una persona, mi ha detto, stia tranquillo»

Il boss di Cosa Nostra si trovava nella clinica “Maddalena” di Palermo per sottoporsi a un ciclo di chemioterapia

Il Guardasigilli ha telefonato questa mattina al capo dell’ufficio inquirente antimafia di Palermo