Matteo Renzi, nella sua e-news, attacca i giornali, alla luce della richiesta di archiviazione avanzata nei confronto di Luca Morisi, Guru social di Salvini

Dalle chat finite nelle indagini emerge con chiarezza che l’ex social media manager del Carroccio, Luca Morisi, non aveva ceduto alcuna “droga dello stupro” agli escort. Non c’è reato, certamente a suo carico, e forse neppure per i ragazzi rumeni. Peccato si scopra solo ad urne già scrutinate. Ma se fosse già stato in vigore il decreto sulla presunzione d’innocenza, questo scempio sarebbe stato possibile?...

Il caso di Mimmo Lucano, ma anche quello di Morisi e l'inchiesta di Fanpage vista dall'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno

Il procuratore di Verona, Angela Barbaglio: «Ho sentito dire dalla stampa che c'era stata una chiamata al 112. Può benissimo essere che sia stato così»

L'ex capo della procura di Roma, Palamara in un'intervista spiega che l'indagine su Morisi è uscita dai soliti "burattinai". «Dietro c'è sempre il Sistema»

Nel caso dell'ex guru social di Matteo Salvini, indagato per droga e festini, i contorni sono piuttosto sbiaditi: non si riesce a capire dove finisca il voyerismo giornalistico e dove inizi l'inchiesta giudiziaria

Il capo della procura di Verona, Angela Barbaglio, si dice sorpresa dal clamore mediatico e chiarisce: «La notizia non è uscita dai nostri uffici».

Il leader leghista riscopre il garantismo per difendere Luca Morisi dalla gogna mediatica, ma le tracce lasciate dalla “Bestia” sono ancora fresche

Lo spin doctor finito nei guai ha contribuito più di ogni altro al successo del salvinismo, con una comunicazione aggressiva e razzista, contestata da Giorgetti e dai generali leghisti

La vittima di questo tiro al bersaglio, di questa gogna 4.0 non è Luca Morisi, ma il nostro Stato di diritto e quella rete di garanzie che ogni indagato deve veder tutelate

Morisi, Guru social di Salvini, è indagato per aver ceduto stupefacenti. Ma si difende: «Non ho commesso alcun reato, ma rimane una grave caduta come uomo».