I vertici dell’associazione, d’Elia, Bernardini e Zamparutti, si rivolgono all’«intera comunità penitenziaria», ma anche ai familiari dei reclusi: «Umana reazione a paura per coronavirus rischia di provocare errori madornali»
Accolto il ricorso di una detenuta al 41 bis alla quale il Tribunale di Sorveglianza dell’Aquila aveva rigettato il reclamo contro il trattenimento della missiva contente un vaglia postale