EZIO MENZIONE DA ISTANBUL. Inizia il processo a carico di Barkim Timtik, sorella dell’avvocata e attivista dei diritti umani che morì nel carcere di Silviri dopo 238 giorni di sciopero della fame, e di altri 16 legali del CHD
Aytaç Ünsal è stato nuovamente arrestato a favore di telecamere e con un uso sproporzionato della violenza il 9 dicembre scorso. Da allora si trova in isolamento nel carcere di tipo F di Edirne
A stabilire la scarcerazione di Ünsal è stata la Corte di Cassazione, che ha però posticipato di tre giorni l’effettiva esecuzione della decisione, presa, in realtà, il primo settembre
Le parole di Ebru Timtik sono lapidarie: «Se un’avvocata muore, domanderà giustizia dalla sua tomba! Romperemo tutte le nostre catene, vogliamo libertà per gli avvocati, libertà di difendere i nostri assistiti, libertà!».
«Non c'è pericolo imminente». Ai giudici di Strasburgo non basta la morte di Ebru Timtik per considerare in pericolo di vita il suo collega Aytaç Ünsal, che ha deciso di digiunare per un processo equo
Il ministro dell'Interno del governo turco ha definito una «terrorista» Ebru Timtik, l’avvocata morta nelle carceri di Erdogan, e ha denunciato l’ordine degli avvocati di Istanbul per averla commemorata
Gli avvocati progressisti: «Soffriamo, ma siamo anche arrabbiati e abbiamo un lavoro molto importante: fare del nostro meglio per mantenere in vita Aytaç»
L'avvocata Ebru Timtik è morta ieri dopo 238 giorni di sciopero della fame, e fin dall’inizio dell’aprile scorso senza assumere neppure gli integratori alimentari: uno sciopero della fame che andava dritto verso la morte.