Divenne famosa in un ambiente tutto al maschile grazie alle arringhe intense e teatrali: «Prima di me nessun tribunale aveva visto una donna, se non come imputata»
Fu la prima donna iscritta all’albo degli avvocati di Ancona e i giornali la descrissero come una “sirena in decollété”. Fu suffragetta e socialista, patrocinò il processo contro i militari in rivolta alla caserma di Villarey
La sua richiesta di iscrizione all’ordine di Torino fu accolta, ma venne cancellata nel 1883 con una sentenza della Corte d'Appello che scriveva: «L’avvocheria è un ufficio esercibile soltanto da maschi e nel quale non devono punto immischiarsi le femmine»
Sei novantenni alla Casa internazionale delle donne per parlare di emancipazione, politica e femminicido: Luciana Castellina, Cecilia Mangini, Elena Marinucci, Gianna Radiconcini, Marisa Rodano e Luciana Romoli
Il documento stilato dal segretario cittadino Giancarlo Cerrelli sarà distribuito domani al gazebo organizzato in piazza per la festa delle donne. E nonostante l'ordine di Salvini di rimuoverlo è ancora in bella vista sul suo profilo Facebook
Una carriera durata oltre 50 anni, divenne famosa nell'ambiente tutto al maschile dei processi penali grazie alla competenza e alle arringhe intense e teatrali: «Prima di me nessun tribunale aveva visto una donna, se non come imputata»
Fu la prima donna iscritta all'albo degli avvocati di Ancona e i giornali la descrissero come una "sirena in decollété". Fu suffragetta e socialista, patrocinò il processo contro i militari in rivolta alla caserma di Villarey
La richiesta di iscrizione all'ordine di Lidia Poët fu accolta, ma venne cancellata nel 1883 con una sentenza della Cassazione, continuò a praticare nello studio del fratello, fino alla legge del 1919