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«Conto di avere a che fare con magistrati liberi». A pochigiorni dalla prima udienza sulla nave Gregoretti, l’ex minsitro dell’interno Matteo Salvini lancia messaggi di pace nei confronti delle toghe: «Penso che il 90% dei magistrati italiani siano liberi e indipendenti e non abbiano pregiudizi politici». Ma poi specifica: « Certo tutti si ricorderanno delle intercettazioni di Palamara… E' chiaro che quando il capo dei magistrati intercettato diceva bisogna processare Salvini qualche dubbio ti viene… I magistrati sono cittadini che votano, il fatto che ci siano magistrati che fanno correnti politiche non mi sembra il massimo», ha aggiunto Salvini, ospite ad Aria Pulita su 7 Gold.Poi Salvini dichiara: «Ho riletto tutto quello che abbiamo fatto. Vado in quell'Aula di tribunale sereno. Io non è che lo rifarei, lo rifarò». E ancora: «Molti mi dicono 'tutto il Governo era d'accordo con te'. Secondo me non è stato commesso nessun reato, quindi non dovrei essere processato né io né nessun altro" ha detto Salvini, rimarcando che "quando tornerò al Governo, tornerò a controllare i confini e a difendere Italia come deve fare un ministro". Il caso Gregoretti ha inizio alla fine del luglio dello scorso anno, quando l'allora ministro dell'Interno, Matteo Salvini, decide di tenere a bordo dell'unita' della Guardia Costiera 135 migranti, assistiti dall'equipaggio. Era stata la stessa Guardia costiera italiana a soccorrere, raccogliendo anche un invito di Malta, tre imbarcazioni che avevano lasciato la Libia per dirigersi verso le coste europee. La nave si diresse prima a Catania, e poi, a causa delle cattive condizioni meteorologiche, il 26 luglio, nel porto di Augusta. Salvini, allora ministro nel primo governo Conte, ingaggia un braccio di ferro sia con le istituzioni europee, alle quali chiede la redistribuzione dei migranti, sia con l'opposizione di allora.Il 21 settembre la Procura di Catania chiede l'archiviazione per Salvini nell'ambito dell'inchiesta sulla nave Gregoretti e trasmette gli atti a tribunale ministri. Il 12 dicembre il tribunale dei ministri di Catania chiede al presidente del Senato l'autorizzazione a procedere per sequestro di persona nei confronti di Matteo Salvini, all'epoca dei fatti ministro dell'Interno.