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«Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha telefonato oggi al Presidente dell’Ucraina, Volodimir Zelensky, per esprimere a lui e al popolo ucraino la solidarietà e vicinanza dell’Italia di fronte all’attacco della Federazione Russa». Lo riferisco una nota di Palazzo Chigi. Aggiungendo che Zelensky «ha confermato il chiarimento totale del malinteso di comunicazioni avvenuto ieri e ha ringraziato Draghi per il suo sostegno e per la forte vicinanza e amicizia tra i due popoli». «Il presidente Draghi ha ribadito al presidente Zelensky che l’Italia appoggia e appoggerà in pieno la linea dell’Unione Europea sulle sanzioni alla Russia, incluse quelle nell’ambito swift», fa sapere Palazzo Chigi. L'incidente diplomatico tra Italia e Ucraina risale a ieri, quando fiferendo in Parlamento sulla crisi in atto ha detto infatti che era in programma in mattinata un colloquio telefonico con il presidente ucraino Zelenskyj, il quale però all’orario previsto «non era più disponibile» e si trovava «nascosto in qualche parte a Kiev». Parole alle quali Zelenskyj aveva replicato irritato: «Oggi alle 10:30 all’ingresso di Chernihiv, Hostomel e Melitopol ci sono stati pesanti combattimenti e sono morte delle persone. La prossima volta cercherò di spostare il programma di guerra per parlare con Mario Draghi in un momento specifico: nel frattempo, l’Ucraina continua a lottare per il suo popolo». «Mario Draghi ha confermato che supporterà l’esclusione della Russia dallo Swift», scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta. Il segretario dem ha poi ri-postato il tweet in cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dava la notizia commentando «Bene, molto bene». Mentre a esprimere dubbi sull’ipotesi di un’esclusione della Russia dal circuito Swift è il segretario della Lega, Matteo Salvini: «Bisogna valutare tutto fino in fondo, perché se impedisci i pagamenti tra le banche noi non abbiamo più il gas. Per fermare la guerra vale tutto e tutti i mezzi necessari vanno messi in campo, ma teniamo presente che un conto è bloccare i patrimoni degli oligarchi, dei politici e dei guerrafondai, mentre se sospendiamo i pagamenti l’Italia rimane senza gas e poi bisogna correre ai ripari». «Il gas che l’Italia compra lo paga in banca, non col baratto, e quindi è chiaro che se blocchi la possibilità di fare pagamenti bancari metti in conto che fra qualche settimana l’Italia possa rimanere al buio e al freddo», conclude il leader della Lega.