Il riarmo della Germania preoccupa Gustavo Zagrebelsky. Il presidente emerito della Corte Costituzionale, in un’intervista rilasciata a La Stampa, lancia un allarme sui nuovi equilibri europei e sul crescente disorientamento della politica internazionale. «Stiamo vivendo un momento storico di grandissima confusione», afferma. «Le soluzioni immaginate dai leader politici sono poco credibili».

Zagrebelsky riflette sulla direzione intrapresa dall’Unione Europea, che – a suo avviso – si starebbe allontanando dalle sue radici originarie: «L’Unione è nata anche per diluire politicamente e militarmente la Germania uscita sconfitta dalla seconda guerra mondiale. Ora si va in una direzione completamente opposta. La storica rivalità con la Francia potrebbe risorgere da un momento all’altro».

La “coalizione dei volenterosi”? Poco credibile

Il costituzionalista esprime scetticismo anche verso la cosiddetta “coalizione dei volenterosi”, una proposta rilanciata recentemente da alcuni leader europei per rafforzare le difese comuni. «Davvero si immagina una coalizione con militari francesi e tedeschi? I primi, ovviamente, vorrebbero imporre la loro egemonia, ma non credo che i secondi accetterebbero di eseguire ordini da sottoposti».

La polemica sulla “pace ingiusta”

Nei giorni scorsi aveva fatto discutere una sua precedente dichiarazione, titolata con la frase: «Preferisco una pace ingiusta alla morte giusta di innocenti». Zagrebelsky, nella nuova intervista, chiarisce: «Sono stato frainteso. Mi riferivo all’ipotesi estrema della guerra totale, quella che distrugge l’umanità. Rispetto a questo scenario, credo che qualunque persona non mossa da follia sceglierebbe una pace ingiusta. Non parlavo dei conflitti tradizionali, che fino all’epoca atomica si chiudevano con trattati di pace».

Il monito finale

Il messaggio di Zagrebelsky è netto: la corsa al riarmo, in Europa e nel mondo, non può essere la risposta. «Una guerra giusta, oggi, potrebbe significare la fine dell’umanità. Davvero siamo pronti a correre questo rischio in nome della ragione delle armi?».