«Il processo costituente è così coraggioso che ha consentito a tutti gli iscritti e simpatizzanti di poter indicare obiettivi strategici: abbiamo pubblicato i quesiti che saranno votati da tutti gli iscritti e saranno loro a decidere sul futuro del Movimento 5 Stelle». Parola di Giuseppe Conte, che in vista della due giorni di Assemblea costituente prevista il prossimo fine settimana a Roma e, tra un comizio finale e l’altro per le Regionali in Umbria ed Emilia-Romagna di questo fine settimana, prepara quello che in molti stanno chiamando il “grillicidio”.

Sì perché tra i quesiti di cui parla il leader M5S c’è anche quello sulla figura del garante. Dopo un lavoro di limatura, culminato in due lunghe riunioni del Consiglio nazionale, sul sito del Movimento è stato pubblicato l’elenco dei quesiti che saranno messi al voto degli iscritti. Si tratta di 52 domande, suddivise in 12 macro-aree. Ci sono le proposte che vertono sul ruolo del Presidente e degli organi che lo affiancano. Poi il focus si concentra sul ruolo del Garante, che potrebbe anche essere abolito.

Quindi si passa alle modalità di votazione per le modifiche statutarie, al comitato di Garanzia e collegio dei Probiviri, all’organizzazione territoriale, al nome e al simbolo e ai finanziamenti, giovani, funzionamento interno dell’Associazione, scuola di formazione e comunicazione sui territori. Troviamo anche proposte di modifica al Codice Etico, dove spiccano varie ipotesi per il superamento della regola dei due mandati. Infine il posizionamento nell’arco parlamentare e le alleanze politiche: una scelta tra «progressisti», «progressisti indipendenti», di «sinistra» o «non dichiarare alcun posizionamento».

Per quanto riguarda Grillo gli iscritti, in prima battuta, dovranno decidere se eliminare o no «il ruolo del Garante». In caso di prevalenza dei sì, la base dovrà valutare se non rimpiazzarla con nessun altro organo oppure se affidare le sue funzioni al Comitato di Garanzia o a un «organo collegiale appositamente eletto». Mentre, in caso di mantenimento del Garante, ci si troverà di fronte a tre strade: limitare i suoi poteri, trasformare il Garante da «a tempo indeterminato» a una carica della durata «di quattro anni rinnovabile per non più di due mandati consecutivi», o far diventare il Garante «un ruolo con funzione di natura consultiva non vincolante».

Lapidario il commento di Davide Casaleggio, figlio del cofondatore del M5S, Gianroberto. Quella di Conte «non penso che sia né una rivoluzione né tantomeno epocale», ha detto, «sono i titoli di coda di un’avventura molto bella che finirà male».