PHOTO
ANTONIO TAJANI MINISTRO ESTERI
Il dibattito sulle recenti dichiarazioni di Elon Musk riguardo alla magistratura italiana ha sollevato una reazione unanime da parte di figure istituzionali italiane. Tra le più significative, quella del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sottolineato l'indipendenza e la capacità dell'Italia di gestire le proprie dinamiche interne.
Il tema ha coinvolto anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che durante un intervento al convegno Emapi a Roma ha ribadito: «Condivido assolutamente le parole del presidente Mattarella. L'Italia è un Paese libero, democratico e indipendente. Sappiamo scegliere il nostro destino senza interferenze esterne». Tajani ha aggiunto che, sebbene gli Stati Uniti siano un grande amico dell’Italia, le dichiarazioni di Musk rappresentano un'interferenza non gradita, proprio come accaduto in passato con alcuni ministri francesi.
In parallelo, anche il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha espresso il suo sostegno alla posizione del capo dello Stato, dichiarando: «Le parole di Mattarella sono condivisibili. L’Italia sa badare a sé stessa e non accetta ingerenze esterne».
Stroppa ritorna su Musk
Andrea Stroppa, esperto di cybersicurezza e considerato un collaboratore vicino a Musk, ha cercato di ridimensionare il significato delle dichiarazioni del miliardario americano. Durante un’intervista su SkyTG24, Stroppa ha spiegato che le affermazioni di Musk sono frutto di un’opinione personale, espressa in qualità di privato cittadino e non di rappresentante ufficiale della futura amministrazione statunitense.
Nel frattempo, le reazioni politiche non si sono fatte attendere. Sandro Ruotolo, europarlamentare e membro della segreteria del PD, ha scelto di esprimersi tramite il social Bluesky, invitando chiunque ami la democrazia ad abbandonare la piattaforma X di proprietà di Musk. Ruotolo ha sottolineato come solo il presidente Mattarella abbia reagito con fermezza all'interferenza americana, mentre il governo, con l'eccezione di Tajani e Santanchè, ha scelto il silenzio.
Salvini sta con Musk
Al centro della controversia vi è un tema cruciale: la presunta politicizzazione della magistratura italiana. Lo stesso vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha affrontato la questione in un’intervista a Radio 24, evidenziando come alcuni giudici applichino nelle loro sentenze un’ideologia politica personale, in contrasto con le leggi dello Stato. Tuttavia, Salvini ha negato l’esistenza di complotti, pur sottolineando i problemi legati al mancato rispetto delle norme da parte di una minoranza di magistrati.
Le parole di Musk, condivise sui social, hanno trovato eco e amplificazioni non solo in Italia ma anche a livello internazionale, aprendo un dibattito sul confine tra opinioni personali e ingerenze istituzionali. La vicenda evidenzia ancora una volta quanto sia delicato il rapporto tra sovranità nazionale e dichiarazioni pubbliche di personaggi influenti a livello globale.