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Ho sentito babbo Tiziano dire alla mamma che è successa una cosa brutta, non lontano da noi, in una galleria, che è scoppiato un treno e sono morte tante persone, e anche dei bambini, uno doveva avere la mia età, nove anni, chissà se anche lui era un lupetto come me? Che cose cattive fanno gli uomini, e poi giusto stanotte nasce Gesù. Faremo la messa e tutto quanto, e chiederemo la protezione di san Francesco, perché l’anno che verrà sia più buono. Io lo prometto, io sarò più buono, e lo griderò quando pronunceremo il nostro motto: Del mio meglio. Ecco, farò del mio meglio.
Che poi ne sono successe quest’anno di cose, e a dire la verità non tutte sono cattive.
Non è che io capisco proprio tutto di quello che succede ma babbo ci si mette a spiegarmi e poi mi fa i ritagli dei giornali e me li mette assieme in un album, così che io possa guardami tutte le cose – anche se poi lui vorrebbe mettere quasi solo le cose della politica.
Craxi, il presidente del Consiglio, a esempio, gli piace tanto, anche se a volte gli borbotta contro, e questa cosa del Concordato nuovo con la Chiesa gli è sembrata importante, dice che era dai tempi del fascismo che non si cambiavano i rapporti, e che adesso c’è la libertà di culto e il cattolicesimo non è la religione di Stato, e se lo dice lui che è religiosissimo, e pure tiene ben distinti i pensieri per la chiesa e i pensieri per lo stato, dev’essere vero. Pure questa cosa del taglio dei punti della scala mobile gli è piaciuta e che, al solito, solo i comunisti gli sono andati contro, che ci vogliono fare un referendum per abrogarlo – e che i referendum possono essere come la peste, m’ha detto, ricordatelo. Che pure gli è spiaciuto tanto per il povero Berlinguer, con quell’infarto che gli prese mentre faceva un comizio a Padova, alla fine ho capito che lui li rispetta, i comunisti, e che è sempre meglio averli dalla propria parte che contro, però certe volte, insomma. Invece, su questa storia delle televisioni, a Craxi gliene ha mandate a dire quattro, che non si capisce perché gli doveva fare un decreto apposta per il signor Berlusconi – era la prima volta che sentivo questo nome, e m’è rimasto impresso come se dovessi continuare a sentirlo ancora – e per permettere alle sue televisioni di trasmettere; e che aveva fatto bene il parlamento – i soliti comunisti, avrei voluto dirgli io, certe volte lo contraddico al babbo – a non farglielo passare. Dev’essere per via di Mike Bongiorno, che ha lasciato la Rai per andarsene alle televisioni del signor Berlusconi, e questa cosa il babbo l’ha presa come sul personale – per i soldi, continuava a dire per giorni, solo per i soldi, cosa fanno fare i soldi, che mamma s’era preoccupata, ma smettila, che ti farà male al cuore. Però, io certe volte l’ho visto che si guardava Superflash, allegria.
Che poi non è che babbo Tiziano parli sempre di politica, eh. Ci siamo visti insieme i campionati di calcio europei, dopo che i nostri azzurri campioni del mondo solo due anni prima s’erano schiantati e erano stati eliminati ai gironi di qualificazione, e la Francia sembrava proprio imbattibile, anche se l’aiutino gliel’hanno dato, e a babbo quel Platini non gli andava proprio giù, sarà per via che è della Juventus e a noi fiorentini – in casa si parla solo della Viola – quelli dell’avvocato Agnelli proprio non ci garbano. Che ancora il campionato perso all’ultima partita un paio d’anni fa proprio non ci va giù, che ci annullarono un gol buono e invece gli diedero un rigore alla Juve sul campo di Catanzaro che proprio non ci stava, insomma è sempre la storia dell’aiutino. Tra noi lupetti al campo, certe volte ce lo giuriamo, quando il capo branco non ci sente, sempre Viola, mai Zebre. Che quest’anno pure il mitico capitano nostro, l’Antognoni, non ci gioca, per via che è ancora tutto rotto, e non ce ne va bene una, a noi della Viola. E pure tanta Olimpiadi, ci siamo visti, che si facevano a Los Angeles e i soliti comunisti le avevano boicottate, ma dovevi vedere l’entusiasmo per il figlio del vento, Carl Lewis.
Poi lo riprende l’entusiasmo per la politica, e mi continua a dare ritagli su ritagli: questa cosa del presidente americano, il Reagan lì, ah proprio l’ha seguita tutta, che era per il secondo mandato e che sarebbe stato proprio difficile batterlo ma pure gli avevano messo contro una mozzarella, i democratici. Dice che si sarebbe tagliato il pizzetto se Reagan avesse perso, tanto lo sapeva che era impossibile, e che non riesce a spiegarsi come un personaggio che sembra fatto solo per le televisioni riesca a piacere a persone così concrete come gli americani. Che gli vengono i brividi a pensare che questo è l’anno della profezia del Grande Fratello, che io non so di cosa parli, ma il babbo è colto, eh. E allora si mette di nuovo a parlare di Berlusconi, che io certe cose proprio non le capisco. Però ho capito che il signor presidente americano Reagan è molto amico della signora Thatcher che ha deciso non so bene cosa contro i minatori inglesi che hanno cominciato uno sciopero a oltranza contro di lei. E deve fare dei pasticci, il babbo, perché poi se ne viene fuori con frasi tipo, ah ci fossero i comunisti in America, gliela farebbero vedere a Reagan.
E comunque a vedere il film C’era una volta in America, il babbo non mi ha voluto portare, perché dice che era sconcio, e che erano cose di gangster e che allora perché non lo girano in Italia, che ora c’è un giudice a Palermo, si chiama Falcone, che sta facendo parlare un mafioso, si chiama Buscetta, e pare che stia venendo giù tutto il mammasantissima. Ma al Richetti il babbo suo invece ce l’ha portato e non faceva che raccontare di questo e di quello, con tutti noi lupetti che gli stavamo intorno, e insomma m’ha dato fastidio che si desse tutte quelle arie, e così mi ci sono messo pure io a raccontare qualche scena, che m’inventavo tutto, e il Richetti era a bocca aperta e ogni volta che diceva, ma questo non c’era, e io gli dicevo, si vede che ti sei nascosto sotto la poltrona, e tutti a ridere.
Però, è una pasta buona il Richetti, e di sicuro passerà con noi al Reparto, anche se lui vorrebbe fare il capetto e io gli ho ripetuto la frase di Baloo, l’orso saggio: la giungla è grande, stai sereno.
Dice, il capo- scout che dovrò giurare la Legge, il Lupetto ascolta sempre i Vecchi Lupi, ma io non sono sicuro di questa cosa, che a volte i Lupi quando sono proprio vecchi dovrebbero pure ritirarsi, no? Tu che dici, Gesù? Diventerò io un Grande Lupo?