Dolore, compostezza, richieste di giustizia e verità. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha reso omaggio alle vittime del naufragio di Cutro e ha visitato i feriti ricoverati all’ospedale San Giovanni Di Dio di Crotone. La tappa di Mattarella in Calabria è cominciata a metà mattina, quando il capo dello Stato ha incontrato i sei bambini feriti informandosi sulla loro salute e lasciando loro dei doni.

I bambini hanno un’età compresa tra i 3 e i 15 anni, sono arrivati in ospedale domenica mattina «tutti con un quadro di sospetta inalazione e ingestione di idrocarburi (cherosene) e ferite lacero-contuse multiple», ha detto il Primario della Unità Operativa di Pediatria, Stefania Zampogna. A seguito dell’inalazione e anche ingestione di idrocarburi liquidi i pazienti presentavano tosse, sensazione di soffocamento e vomito, due di loro erano disidratati e altri due con un’infezione acuta da covid.

Ringraziando il personale sanitario per la generosità e l’impegno, Mattarella ha lasciato peluche, robot e altri giocattoli, per poi dirigersi verso il palazzetto dello sport di Crotone. Qui è stato accolto dagli applausi dei presenti ma anche da alcune esortazioni a fare il possibile perché «venga fatta giustizia». «Presidente», la strage «si poteva evitare», ha gridato qualcuno tra la folla. Mattarella ha poi assicurato il pieno sostegno ai profughi e ha incontrato i parenti dei defunti che gli hanno chiesto aiuto per il recupero dei dispersi e assistenza ai superstiti. Infine, il capo dello Stato ha ringraziato i sindaci di Cotrone e Cutro «per la generosità delle comunità locali che hanno accolto i profughi» ed è ripartito per Roma. «Mai come oggi il presidente Mattarella rappresenta un’intera nazione unita nel lutto davanti ad una tragedia immane», ha commentato tra i primi il leader di Azione, Carlo Calenda.

Poco dopo arriva a Crotone anche Elly Schlein, che si dirige al palazzetto dello sport dove sono ospitate le salme e non rilascia dichiarazioni. La neosegretaria del Pd si intrattiene a lungo con i volontari che si occupano dell’esistenza ai profughi, e offre aiuto per le loro richieste di permesso di soggiorno. La sua presenza a Crotone, spiega Marco Furfaro, deputato dem vicinissimo a Schlein e portavoce della sua mozione al Congresso, «è un messaggio importante per tutta la politica italiana» perché «abbiamo il dovere di praticare solidarietà e umanità e schierarci al fianco dei più fragili, a prescindere dalle loro origini».

E mentre il mare davanti a Cutro continua a restituire i corpi delle vittime, la polemica politica sulla gestione dei soccorsi non accenna a diminuire. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, terrà un’informativa alla Camera martedì e in Senato mercoledì sul naufragio e la macchina dei soccorsi, dopo i rimpalli delle scorse ore tra l’agenzia Europa Frontex, la Guardia Costiera (e quindi il ministero dei Trasporti guidato da Matteo Salvini) e il Viminale.

Una notizia, quella dell’informativa in Parlamento, accolta «con soddisfazione» da Deborah Serracchiani, capogruppo Pd a Montecitorio. «Restiamo però in attesa che anche il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, comunichi la data della sua informativa - ha tuttavia aggiunto l’esponente dem - I cittadini italiani vogliono e devono sapere con urgenza la esatta dinamica dei fatti sul mancato soccorso ai naufraghi: non c’è più tempo da perdere e il Parlamento non può essere lasciato senza informazioni dettagliate su una dinamica degli eventi che ha troppi lati oscuri».

Il tema continua a unire le opposizioni, se anche Barbara Floridia, capogruppo M5S al Senato, ritiene «grave che Salvini non abbia ancora risposto alla richiesta del Parlamento di venire in aula a riferire sui fatti di Crotone». E mentre l’alleanza Verdi-Sinistra ha presentato un esposto alla procura di Roma, come spiegano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, «per verificare eventuali responsabilità ministeriali della catena di comando», il governo respinge qualsiasi ipotesi di un cambio al vertice del Viminale, dove secondo i rumors Piantedosi potrebbe essere sostituito da Francesco Lollobrigida, attuale ministro dell’Agricoltura e fedelissimo della presidente del Consiglio Meloni. Ipotesi definita «priva di fondamento» da fonti di maggioranza, visto che Lollobrigida e Piantedosi sono legati «da un sentimento di sincera amicizia». Piantedosi sarà chiamato a riferire anche sugli ulteriori sviluppi giuridici della vicenda, visto che la procura di Crotone, che aveva dapprima aperto un’indagine per accertare la presenza di scafisti a bordo, la stessa ha aperto un’ulteriore filone di inchiesta sulla catena di comando dei soccorsi.