Giorgia Meloni «ha già fatto una figuraccia e insiste. Continua con la propaganda, alimenta un grave scontro istituzionale e butta via i soldi degli italiani». Così Elly Schlein a La Stampa che sulle norme allo studio per il Cdm di domani per tenere in piedi l'operazione Albania osserva: «Penso che, se un governo vuole aggirare norme e sentenze europee, può solo decidere di uscire dall'Unione europea. Non credo che vogliano proporre questo, anche se non sarebbe la prima volta per loro».

«La verità è che sono talmente incapaci che non sono riusciti a costruire un meccanismo che non sia fuorilegge e hanno sprecato 800 milioni di fondi pubblici – aggiunge la leader dem – Devono chiedere scusa per i loro errori, invece di provare a coprirli dando la colpa ai magistrati e alle opposizioni».

Le parole del ministro Carlo Nordio, per Schlein sono «gravissime, lo rendono incompatibile con il ruolo che ricopre, il Pd chiede le sue dimissioni. Chi sta esondando è questo governo, che dimentica la separazione dei poteri e il fatto che nessuno possa ritenersi al di sopra della legge». 

«Se Meloni e i suoi ministri – continua la segretaria Pd  – vogliono prendersela con i giudici vadano in Lussemburgo, sotto la sede della Corte di Giustizia europea, perché è lì che hanno stabilito che un Paese possa essere considerato sicuro solo se lo è in ogni sua parte e per tutti. I giudici italiani non possono fare altro che applicare quella sentenza». 

Focus anche sull’Europa, dopo il Consiglio europeo appena passato. «L’interesse che si è registrato in Europa rispetto all'accordo tra Italia e Albania ci preoccupa, ne abbiamo discusso con gli altri leader socialisti ed è uno dei segnali politici che non vanno sottovalutati – spiega Schlein – Temiamo che ci sia un tentativo da parte dei Popolari di cambiare la maggioranza che a luglio ha votato per Ursula von der Leyen. Come socialisti vigileremo, il voto sulla Commissione si inserisce in questo contesto». 

E lascia ancora dubbi sul voto per Fitto. «Abbiamo sempre detto che all'Italia spetta un portafoglio di peso, purtroppo ha perso quello economico – aggiunge – Fitto sarà valutato attentamente in occasione della sua audizione, come faremo per tutti gli altri commissari. Certo, non si presenta con il miglior biglietto da visita, per come ha gestito i fondi del Pnrr, su cui siamo indietro: quest'anno, a ottobre, abbiamo speso solo 10 dei 40 miliardi previsti dal Piano».