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Elly Schlein segretaria Pd
«Puntiamo a essere il primo partito, non solo a Genova ma in tutta Italia» ma «per battere la destra servono una coalizione e alleati solidi». Lo dice Elly Schlein, segretaria del Pd, in un'intervista a "La Repubblica" in cui traccia un bilancio delle elezioni regionali in Liguria con uno sguardo alle prossime sfide elettorali in Emilia Romagna e in Umbria. «Il Pd ha dato il massimo, abbiamo sfiorato il 29%, due punti in più rispetto alle Europee e 9 sulle precedenti regionali. Siamo - ricorda la leder dem - il primo partito della Liguria, davanti a FdI che invece ha perso 11 punti in cinque mesi, e abbiamo vinto a Genova la città di cui è sindaco Marco Bucci: ci dà speranza in vista delle prossime comunali».
«Pur essendo il Pd saldamente prima forza d'opposizione, e non era così quando sono arrivata, serve costruire - rileva Schlein - una coalizione attorno a un progetto per il Paese. Intanto abbiamo una priorita': vincere in Emilia Romagna e in Umbria fra 20 giorni. Una bella occasione per tirare insieme in questa direzione. Come lo è la campagna referendaria contro l'autonomia differenziata che spacca in due l'Italia. E in Parlamento non è mai mancato uno sforzo di coordinamento che spero si realizzi pure sull'orribile manovra del governo: quando siamo uniti siamo più forti».
I riformisti del Pd le imputano un errore politico: aver scelto fra Conte e Renzi sulla base dei sondaggi, è stato chiesto a Schlein. «Il Pd è unito - risponde la leader dem - e ha affrontato insieme tutti i passaggi sulle alleanze nelle regioni, tra l'altro senza mai, mai, imporre nulla dall'alto. Chiaramente il Pd non può scegliere anche per gli alleati, ma essendo il partito più grande cerca di trovare delle soluzioni anche ai problemi degli altri. Sulla base di un progetto fondato su temi concreti, non su una discussione politicista su perimetri fra sigle». È d'accordo con il sindaco di Milano Beppe secondo cui senza il centro la sinistra non può vincere? «Finora abbiamo sempre lavorato per costruire coalizioni competitive, parlando con tutte le forze di opposizione. Il risultato delle Europee - conclude Schlein - mostra che c’è già un blocco importante, con Pd, 5S e Avs che insieme hanno fatto il 40% ma che per battere le destre bisogna ambire ad allargare. Sul come discuteremo. Il centro cosi' diviso perde attrattività».