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«Ci sono genitori, il 65 per cento, che hanno deciso di non vaccinare i figli, io sono tra di loro. Se non ci sono sintomi e malattie pregresse, non vedo perché farlo». A dirlo è il leader della Lega Matteo Salvini, nella trasmissione Porta a porta in onda stasera, dopo aver dichiarato nei giorni scorsi che sua figlia di 9 anni non è vaccinata. «Se un bimbo non sta bene sta a casa, se sta bene va scuola. Continuare con la dad è una penalizzazione che i nostri ragazzi non si meritano dopo due anni. Se non ci sono sintomi o patologie pregresse non si vede perché farlo», dice il leader del Carroccio. «Usare questo per il dibattito politico e attaccarmi per una bimba di nove anni - aggiunge - mi pare meschino. Chi doveva vaccinarsi lo ha già fatto. Sui bambini non giochiamo, non scherziamo e non facciamo polemica politica». Per quanto riguarda la sua quarantena, Salvini spiega: «Mi sentivo bene prima e mi sento bene oggi, non ho una linea di febbre. Dovevo fare la terza dose a febbraio. Aspetto di fare il tampone domenica per riabbracciare i miei figli e i miei genitori». A voler spegnere le polemiche di questi giorni è anche la leader di Fratelli di Italia Giorgia Meloni, che al pari di Salvini ha deciso di non vaccinare sua figli .«Sono 5 giorni che tutta la stampa italiana parla della Meloni che vaccina o non vaccina sua figlia...Non è un tema che esattamente appassiona gli italiani, che invece sono preoccupati da altre questioni. Abbiamo un caro energia e materie prime, stiamo per affrontare un caro grano...», dice Meloni, sottolineando che l'argomento è utilizzato per distogliere l’attenzione dal caro bollette e dal caro grano che «porterà all’aumento del pane». «Il mio giudizio non è certamente alla persona politica, perché non voglio esprimermi nei confronti di personaggi politici», premette la microbiologa Maria Rita Gismondo, interpellata sulle dichiarazioni dei leader di Fratelli d’Italia e Lega. «Il mio giudizio è tecnico. Come ho detto più volte - ricorda la direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano - questo vaccino è fortemente consigliato per gli adulti, tra i quali ha dimostrato un potere importantissimo nel ridurre il numero delle morti e delle malattie severe. Mentre fatti i dovuti conti sul rapporto rischio-beneficio, questo» stesso effetto «non si evidenzia nei bambini. Per questo, ribadisco, non trovo necessaria la vaccinazione dei bambini» a livello generale. Ma «è giusto lasciare la valutazione» del singolo caso «al pediatra e al genitore che devono prendere la decisione finale».