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«Oltre alla riforma della giustizia una grande e definitiva pace fiscale tra fisco e contribuenti è fondamentale, per liberare milioni di italiani ostaggio da troppi anni dell'Agenzia delle entrate». Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini, a Matera, a margine di una visita allo stabilimento Mermec-Ferrosud. «Gli evasori totali per me possono andare in galera e buttare la chiave - ha aggiunto Salvini - ma se qualcuno ha un problema fino a 30 mila euro che si trascina da anni, chiudiamola. Gliene chiediamo una parte e azzeriamo tutto il resto».
Prima di lui era stata Giorgia Meloni a porre la questione fiscale al centro dell’agenda, parlando di "pizzo di Stato". Frase che poi si era affrettata a chiarire: «Io ho detto che quando lo Stato, invece di fare lotta all’evasione fiscale, fa caccia al gettito - cioè si quota all’inizio dell’anno quanto si prevede di fare con la lotta all’evasione fiscale, dopodiché si devono fare quegli importi a tutti i costi altrimenti non si hanno i soldi per coprire provvedimenti - si fanno cose bizzarre e secondo me non è giusto».
Ma dal Pd arrivano le prime repliche. «Cittadini ostaggio dell'Agenzia delle Entrate. Lotta all'evasione come pizzo di Stato. La promessa di una pace fiscale definitiva, che segue un'altra pace fiscale definitiva, che segue condoni tombali di ogni genere e tipo, a riprova che quando è legittimata l'evasione non si arresta mai. Non meravigliano le parole di Salvini, ministro di un governo che prevede il ricorso a definizioni agevolate (evidentemente non definitive) fra i principi della delega della sua riforma fiscale», ha dichiarato Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Partito Democratico. Per il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra-, «per rispetto delle decine di milioni di italiani che pagano le tasse fino all'ultimo cent, i ministri della destra dovrebbero fare guerra ad evasori e furbi. E invece gli lisciano il pelo. Salvini, Meloni e Tajani preferiscono fare la guerra ai poveri. Stanno provocando un vero disastro sociale, un'ipoteca sul futuro del Paese. Nel Paese dei 100 miliardi di evasione ed elusione fiscale, è incredibile che i ministri del governo della destra facciano a gara a lisciare il pelo ai furbi e agli arricchiti senza scrupoli: prima il Pizzo di Stato di Meloni oggi arriva il Salvini sugli ostaggi delle Agenzie delle Entrate».
«Dovrebbero dichiarare una guerra senza quartiere agli evasori - prosegue il leader di SI - e fare di tutto per recuperare risorse, e invece la guerra la fanno contro coloro che pagano le tasse fino all'ultimo centesimo, e fanno di tutto perché chi vorrebbe uno stipendio almeno dignitoso rimanga in povertà, come intendono fare contro il salario minimo. E quando proponiamo un'imposta patrimoniale sui super ricchi reagiscono, addirittura, con la bava alla bocca. La verità è che questi qui stanno provocando un vero e proprio disastro sociale - conclude Fratoianni - che ipotecherà il futuro del nostro Paese».