«Mancano 53 giorni al cambiamento. Le sicurezze sono degli stolti, ma c’è tanta voglia di stabilità, di una coalizione che per 5 anni faccia». Lo ha detto Matteo Salvini a Breakfast club su radio Capital. «Io per rispetto non mi vedo da nessuna parte, poi quello che farà ciascuno di noi lo decideranno gli italiani con il voto. Sul tema dell’ordine pubblico la Lega «ha già dimostrato che volere è potere. Cosa farò io lo decidono i cittadini. Sul rendere noto, prima del voto chi farà il ministro dell’Economia, della Giustizia...mi sembra un’operazione di serietà e di trasparenza e sono convinto che gli amici Giorgia e Silvio condivideranno questa necessità«, ha aggiunto a proposito della possibilità che, in caso di vittoria del centrodestra, torni al Viminale come ministro dell’Interno.
Salvini e gli scenari internazionali
«La collocazione internazionale non cambia per serietà. Rimaniamo dalla parte dei paesi liberi, democratici, occidentali» ha aggiunto Salvini, a proposito delle posizioni che saranno assunte in caso di vittoria del Centrodestra alle elezioni. «Io lavoro e lavorerò perchè le guerre finiscano il prima possibile o non comincino proprio. In queste ore ci sono fibrillazioni in Kosovo e a Taiwan. Con tutti i problemi che abbiamo chiedo buonsenso, prudenza e cautela», ha spiegato «52.987 richieste di asilo nel 2021, più della metà negate (ben 29.790, il 56%). Il tutto nonostante la sinistra abbia reintrodotto le protezioni speciali e umanitaria per offrire scorciatoie a chi sbarca in Italia. Sempre nel 2021, solo 8.107 persone hanno ricevuto lo status di rifugiati: il 15% del totale delle domande esaminate. Ne parlerò domani a Lampedusa, dove oggi nell’hotspot ci sono 1.504 persone nonostante ne possa ospitare solo 357.
Salvini e gli avversari. ecco chi sono
«Il mio avversario è a sinistra», «si chiama Renzi, Letta, non si chiama né Silvio, né Giorgia» e «nel centrodestra c’è una competizione che, però, ci vede amici, alleati» ha dichiarato Salvini, a Bari a margine di un incontro elettorale, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto della competizione interna tra i partiti del centrodestra. «Ho l’ambizione e la convinzione - ha aggiunto il numero uno del Carroccio - che il centrodestra è vincente e che la Lega possa essere la forza trainante» perchè «quello che» si propone «l’abbiamo già fatto». «Poi - ha spiegato - chi prende un voto in più, come è giusto che sia, decide. Stamattina leggevo qualche giornale in cui si diceva che "Salvini chissà se farà il premier o il ministro dell’Interno": io faccio quello che gli italiani desiderano».