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«Il ponte degli italiani e non dello Stretto». Il ministro Matteo Salvini si guarda compiaciuto nel videowall allestito dai militanti della Lega nella sala Monteleone del Consiglio regionale della Calabria per l’appuntamento conclusivo di una lunga giornata trascorsa tra Reggio e la sua provincia. «Stiamo investendo in infrastrutture tra pubblico e privato: 30 miliardi di euro in Calabria e 35 miliardi in Sicilia, tolto il Ponte sullo Stretto - ha spiegato il leader della Lega - Con questa opera, fondamentale per il Mezzogiorno e l’Italia, ci potrà essere uno sviluppo al Sud come nel dopoguerra con l’autostrada del Sole. I nostri figli ci ringrazieranno. Sono convinto che il territorio e il tessuto imprenditoriale sia in grado di accettare la sfida, per avere un Paese più moderno».
Il ministro Salvini ha poi risposto così ai cronisti che lo hanno pungolato sulla manifestazione no ponte che si svolgerà tra qualche giorno: «Io rispetto chi dice di no al ponte, ma va sottolineato che chi dice di no dice di no alla velocità, alla modernità, al lavoro. Il mio obiettivo è aprire i cantieri nel 2024». La giornata calabrese di Matteo Salvini ha avuto inizio a Gioia Tauro per la cerimonia di battesimo della Msc Celestino Maresca, una delle navi container più grandi e sostenibili al mondo. «Questa nave è una risorsa, un gigante di bellezza e sostenibilità, che permetterà di lavorare a 1.260 lavoratori del porto, ma anche all'indotto in un territorio che ha bisogno e fame di sviluppo».
Il vicepremier ha poi annunciato l’impegno della Lega per correggere la direttiva Ue che rischia di danneggiare i porti europei nel tentativo di far diminuire le emissioni di gas nocivi. «Sarò a Bruxelles personalmente il 4 dicembre, come ministro dei Trasporti, per chiedere lo stop e il rinvio di una tassa che rischia di danneggiare i porti europei e di avvantaggiare i porti africani. Sono alcune follie dell’Europa che passano per essere ambientaliste, ma che non aiutano e danneggiano l’economia e i porti italiani. Abbiamo già raccolto le adesioni di numerosi Paesi. Non è solo una battaglia italiana ma che si sta allargando».
Al netto degli appuntamenti istituzionali, però, la giornata del leader leghista, accompagnato dal sottosegretario Durigon, ha avuto un forte sapore politico. Il ministro ha svolto una serie di incontri informali sia a Gioia che in Consiglio regionale per preparare la futura campagna elettorale. E per proseguire nell’allargamento della base e dei consensi. Ieri il Carroccio ha annunciato l’ingresso di due consiglieri comunali di Reggio strappati al centrosinistra e del consigliere regionale Giuseppe Mattiani che, invece, era stato eletto con Forza Italia registrando un vero record di preferenze. Un cambio di divise che ha lasciato diversi malumori tra gli azzurri del governatore Roberto Occhiuto che continua ad alimentare lo scontro con il Carroccio in ordine all’autonomia differenziata. E proprio il progetto elaborato da Roberto Calderoli è stato il grande assente di giornata fra i vari appuntamenti del vicepremier. Soltanto rispondendo a una domanda dei giornalisti Salvini ha specificato che «non esiste un problema di risorse» e che l’autonomia costituisce «una grande occasione per le Regioni del Sud». È evidente che si tratta di un tema delicato che potrebbe provocare frizioni accese proprio con Forza Italia che punta fortissimo sul Sud per arrivare a quel consenso a doppia cifra che Tajani ha prefissato come obiettivo per le europee.