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MATTEO SALVINI MINISTRO INFRASTRUTTURE, MATTEO PIANTEDOSI MINISTRO DELL'INTERNO
Matteo Salvini ridimensiona le voci su un possibile ritorno al Ministero dell’Interno. Dopo il congresso della Lega di domenica, che aveva rilanciato l’ipotesi di un cambio al Viminale, il leader del Carroccio appare più cauto. Ospite della trasmissione Cinque minuti su Rai 1, ha dichiarato:
«Penso che Piantedosi, oltre a essere un leale servitore dello Stato, sia anche un ottimo ministro. Noi le risposte le diamo approvando il decreto sicurezza».
Salvini ha sottolineato il suo attuale impegno: «Sto facendo il ministro delle Infrastrutture, stiamo investendo tanti soldi. Di un eventuale ritorno al Viminale ne parlerò semmai con lui e con la Meloni», precisando che la priorità è “che gli italiani sappiano che il governo è unito».
Nel frattempo, le reazioni degli alleati confermano una certa freddezza rispetto all’“opa” politica del Carroccio. Il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, ha ribadito la sua stima per l’attuale titolare dell’Interno: «Piantedosi sta lavorando benissimo».
Anche Maurizio Gasparri, capogruppo FI al Senato, ha frenato ogni ipotesi di rimpasto: «Al Viminale c’è un ministro esperto, saggio e affidabile. Le aspirazioni che tutti abbiamo le esprimeremo quando sarà tempo, ovvero a fine legislatura. Ora il governo c’è, e tutti lo riteniamo a formazione invariabile».
Fonti della Lega hanno chiarito che la mozione approvata al congresso va interpretata in modo “costruttivo”, escludendo qualsiasi frizione con la maggioranza: «Non potrà portare problemi al governo».
Il clima di collaborazione è stato confermato anche da fonti di partito, che hanno fatto sapere che tra Salvini e Piantedosi ci sarebbe stato già un confronto: «Tra loro c’è stima, amicizia e sintonia», si legge nella nota. «Il feeling umano, professionale e politico non verrà mai meno».
Intanto, Salvini ha rivendicato con un post sui social alcune misure del nuovo decreto sicurezza approvato dal Consiglio dei Ministri: «Più poteri e tutele per le forze dell’ordine, norma anti-Salis per gli sgomberi, borseggiatrici in carcere anche se incinte. Un’altra promessa mantenuta».
Sulla stessa linea, il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, intervenuto in videomessaggio a un convegno del sindacato di polizia Sap, ha affermato: «Il decreto è uno strumento fondamentale per tutelare gli agenti. I dati parlano chiaro: lo scorso anno, in oltre 12mila manifestazioni, il numero dei poliziotti feriti è aumentato del 127% rispetto all’anno precedente».
Sul fronte dell’opposizione, Elly Schlein, intervenuta alla conferenza nazionale del PD sul diritto all’abitare, ha criticato duramente il decreto: «Da parte del governo c’è la scelta di criminalizzare la questione abitativa. Le norme del dl sicurezza sono peggiori di quelle del Codice Rocco degli anni Trenta».