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Il segretario della LEGA, vicepresidente del Consiglio, Ministro dei trasporti, Matteo Salvini in occasione della presentazione delle dieci proposte della LEGA per potenziare la sanità italiana. Camera dei Deputati a Roma Mercoledì 26 Marzo 2025 (foto Mauro Scrobogna / LaPresse) The Secretary of the League, Vice President of the Council, Minister of Transport, Matteo Salvini on the occasion of the presentation of the ten proposals of the LEGA to strengthen the Italian healthcare system. Chamber of Deputies in Rome Wednesday March 26 2025. (Photo by Mauro Scrobogna / LaPresse)
Sarà un congresso ricco come mai prima di ospiti nazionali e internazionali, quello che prenderà il via oggi nel primo pomeriggio a Firenze per la Lega di Matteo Salvini. Un'occasione a lunga attesa dai quadri e dagli iscritti per una messa a punto su una linea politica che negli ultimi tempi è stata oggetto di più di una fibrillazione interna, ma che almeno a livello formale servirà a stabilizzare la leadership del segretario, che si presenta come candidato unico e nei fatti funzionerà da importante cassa di risonanza per le battaglie del vicepremier, ora più che mai legato alla contingenza politica. Il focus, inevitabilmente, sarà sull'atteggiamento che il nostro Paese dovrà avere rispetto alla politica protezionistica particolarmente aggressiva inaugurata dal presidente Usa Donald Trump, rispetto alla quale il Carroccio ha assunto una posizione diversa dagli alleati, chiedendo alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni di rompere gli indugi e trattare direttamente con Washington, sfilandosi così dal negoziato che condurrà l'Ue.
L'altro fronte su cui Salvini farà leva per rafforzare con efficacia la sua leadership sarà quello della solidarietà alla leader della destra francese e compagna neo gruppo dei Patrioti a Strasburgo Marine Le Pen, recentemente condannata all'ineleggibilità. La decisione dei giudici transalpini ha suscitato una levata di scudi a livello globale da parte di tutti i leader sovranisti, incluso il presidente Usa e il magnate Elon Musk, i quali hanno manifestato solidarietà alla fondatrice del Rassemblement National ipotizzando una macchinazione della magistratura liberale per ostacolare l'approdo al governo della destra francese. Un tema che si sovrappone quasi perfettamente a quello che fu alla base della kermesse di Pontida, lo scorso novembre, che in sostanza si trasformò in una grande manifestazione di solidarietà per il segretario, alle prese con la richiesta di condanna a 6 anni di carcere per la vicenda Open Arms. Anche in quell'occasione, furono numerosi i leader internazionali che inviarono messaggi video o vennero di persona a dare il proprio contributo. Molti di loro saranno a Firenze, di persona o a distanza: via Bellerio ha diffuso un elenco ancora non definitivo, che comprende, tra gli altri, il “delfino” di Le Pen Jordan Bardella, il presidente ungherese Viktor Orban, André Ventura, presidente di Chega; Santiago Abascal, presidente di Vox e presidente del Partito Patrioti per l'Europa e Geert Wilders, leader olandese del Pvv. Non si esclude, inoltre, un colpo di scena con un messaggio di Musk, ma la voce al momento non è confermata.
Non mancheranno presenze di rilievo sul versante italiano, oltre naturalmente alle delegazioni dei partiti alleati di governo: su tutti il numero uno di Confindustria Emanuele Orsini, che verosimilmente interverrà sulla questione dei dazi. Tra l'altro, su questo tema Salvini dovrà dare risposte alle preoccupazioni degli imprenditori del Nord, che rischiano di essere fortemente penalizzati dalle tariffe imposte dagli Usa sull'export. Un altro fronte su cui il segretario è atteso è quello dell'autonomia, un dossier che ha visto arrestarsi il proprio cammino dopo i rilievi della Consulta e la richiesta al parlamento di riscrivere la legge Calderoli già approvata mesi fa. Lo stallo che si è creato ha suscitato un certo malumore nell'ala del partito maggiormente legato alla stagione federalista e bossiana, che non ha mancato in più di un'occasione di far presente la propria insoddisfazione, a partire dal ministro titolare del testo.
Per arrivare nel miglior modo all'appuntamento, Salvini si è recato nei giorni scorsi a casa di Umberto Bossi e ha annunciato di voler portare al congresso il messaggio del “senatur”. Da questo punto di vista, si può dire che ci sarà anche un convitato di pietra, ovvero il governatore del Veneto Luca Zaia, principale autore dell'autonomia, che non potrà presenziare all'apertura del congresso in quanto impegnato al Vinitaly. «Stiamo ritrovando il consenso», ha affermato Zaia, «attorno a un progetto chiaro, senza però dimenticare da dove veniamo. Chi fa politica non deve comportarsi come quell'investitore di Borsa che se vede il titolo calare lo vende subito. Per quanto si voglia tirare il freno d'emergenza, il treno arriverà. Il federalismo è l'unica ancora di salvezza del nostro Paese. Il tavolo delle trattative va avanti anche se la strada è in salita. A Roma c'è l'orticaria da Autonomia. Ma non si molla».