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Virginia Raggi minimizza: Raffaele Marra, capo del personale del Campidoglio e suo fedelissimo, arrestato per corruzione, "è solo uno dei 23.000 dipendenti capitolini". E replicando indirettamente ai media che lo indicano come il suo braccio destro, la sindaca di Roma si appella al popolo: "Il mio braccio destro sono i cittadini romani". Conclusione: "L'amministrazione va avanti". La Raggi incontra la stampa, e si presenta come paladina della legalità. Marra è stato il suo vice capo di gabinetto, ma la sindaca adesso assicura: "Faremo tutto quanto nella nostra possibilità e per quanto di nostra competenza per fare luce e collaborando pienamente con la magistratura a partire dalle nomine. Lo faremo, per quanto lo abbiamo sempre chiesto il supporto sia dell'Avvocatura comunale sia dell'Anac". Dell'inchiesta su Marra si sapeva da tempo, ma la Raggi esibisce il suo stupore: "Ho appreso con sorpresa dell'arresto di Marra per fatti che non riguardano questa amministrazione", afferma la sindaca, che concede solo un piccolo mea culpa: "Era già un dirigente della amministrazione di Roma. Noi ci siamo fidati di lui e probabilmente abbiamo sbagliato. Di questo mi dispiace per i cittadini romani, per il Movimento 5 Stelle e per Beppe Grillo". Un "probabile" errore, del quale però - è la stessa Raggi a dirlo in conferenza stampa - c'erano avvisaglie fin da tre anni fa. "Già nel 2013 uno dei primi atti che abbiamo presentato con gli altri consiglieri del M5S è una mozione sugli affitti d'oro di Sergio Scarpellini, questo ha consentito di far risparmiare milioni di euro ai cittadini romani", ha rivendicato la Raggi. Il costruttore e immobiliarista Scarpellini è stato per l'appunto arrestato oggi assieme a Marra: l'accusa sostiene che con assegni di un conto corrente di Scarpellini, il capo del personale del Comune di Roma comprò una casa. Le dichiarazioni della sindaca finiscono integralmente sul blog di Beppe Grillo. Che però tace. Oggi ha parlato solo, finora, del programma M5S sull'energia. Eppure non è facile sorvolare sul fatto che il gip ha scritto, motivando la misura cautelare nei confronti di Marra, che sussiste "un concreto e attuale pericolo di reiterazione di condotte delittuose analoghe a quelle accertate e ciò ancor più in considerazione del ruolo in concreto attualmente rivestito da Marra all'interno del Comune di Roma, dell'indubbia fiducia di cui egli gode, da parte del sindaco Virginia Raggi, quale emerge dall'esposto presentato da Carla Romana Raineri, dopo le dimissioni da Capo di Gabinetto del Comune di Roma". "Nonostante la campagna di stampa che pure si è registrata in suo sfavore - scrive il gip - non è stato esautorato, ma è stato nominato direttore del dipartimento organizzazione e risorse umane del Comune". DENTRO IL MOVIMENTO "No, non basta!". Così la senatrice M5S Paola Taverna, arrivando all'hotel Forum per parlare con Beppe Grillo, ha risposto a chi le domandava se fosse sufficiente per il sindaco di Roma chiedere scusa e dire che Marra è solo uno dei 23 mila dipendenti del Comune. Molta rabbia dentro il Movimento 5 Stelle e chi ha parlato con Beppe Grillo lo descrive "nero". Secondo quanto si apprende, le acque dentro M5S sono sempre più agitate per la nuova bufera che ha travolto il Campidoglio dopo l'arresto di Raffaele Marra anche se, sempre secondo quanto viene riferito, il leader 5 Stelle non vuole mollare la sindaca di Roma Virginia Raggi perchè "non ci si può permettere di perdere la Capitale. Sarebbe un danno troppo grande" per l'intero Movimento, viene fatto notare. Dentro M5S, dove i malumori si sono riaccesi ma dove solo pochi hanno dichiarato apertamente la loro posizione tramite i social (silenti Luigi Di Maio, che aveva sempre difeso la Raggi, e Alessandro Di Battista), c'è chi sottolinea che se dovesse arrivare un avviso di garanzia alla Raggi, per lei non ci sarebbero altri margini. E a quel punto la sospensione sarebbe inevitabile. Nessuna assemblea M5S per decidere insieme la linea così come aveva detto questa mattina Roberto Fico ("adesso ci riuniamo tutti quanti e tireremo fuori una linea senza problemi, è giusto che la magistratura faccia il suo corso. Non c'è ombra di dubbio che è una cosa grave, gravissima", queste le parole di Fico, ndr). Ma sarà Beppe Grillo a dare un segnale per dimostrare di voler prendere in mano la situazione. Intanto i 'big' del Movimento - lo stesso Fico, Luigi Di Maio, Paola Taverna, Roberta Lombardi, Nicola Morra - sono arrivati all'hotel Forum dove alloggia Grillo per fare il punto con il loro leader sulle prossime mosse. Secondo quanto si apprende, è questo lo stato dell'arte dentro il Movimento dove comunque le fibrillazioni sono al massimo e dove le chat sono sempre più 'bollentì - c'è chi parla di vero e proprio sfogatoio. In ogni caso, anche se molti capiscono l'esigenza di non 'scaricarè la sindaca di Roma, perchè il danno di immagine "sarebbe troppo grande" anche in vista delle prossime elezioni politiche, in tanti pensano che la Raggi non abbia dimostrato "molta intelligenza" dal momento che - così viene raccontato - fino a due giorni fa Grillo aveva espresso perplessità ancora una volta su Marra chiedendole lumi sul perchè lo difendesse. E, sempre secondo quanto viene raccontato, la sindaca avrebbe risposto: "Perchè è bravo" IL WEB Il Movimento 5 Stelle è nato sulla Rete. E dalla Rete monta l'onda di protesta per chiedere le dimissioni del sindaco di Roma, Virginia Raggi, dopo l'arresto del suo braccio destro, Raffaele Marra. #raggidimettiti è il primo trending topic su Twitter in Italia, l'hashtag più citato delle ultime ore. La protesta, cominciata questa mattina con una valanga di commenti sul profilo Facebook del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio - oltre 300, in gran parte critici - è proseguita sulle pagine degli altri esponenti di punta M5S. Messaggi di fuoco cominciano ad abbondare anche sulla pagina di Alessandro Di Battista, tra i più attivi e amati sui social. Scorrendo i commenti, sotto all'ultimo post di 'Dibbà e Di Maio, emerge un dato preoccupante per il Movimento fondato Beppe Grillo: molti sono loro elettori della prima ora, attivisti delusi che chiedono a gran voce di scaricare la Raggi. Resta 'calda' la chat del Movimento 5 Stelle, anche dopo l'intervento della sindaca di Roma, Virginia Raggi, che ha preso le distanze da Raffaele Marra e ha chiesto scusa al Movimento. Parole postate, senza alcun commento, sul blog di Beppe Grillo. E se stamattina c'era chi sottolineava che 'deve cambiare rottà, ora ci si divide fra chi sostiene che ha detto le cose che avrebbe dovuto dire e chi insiste sulla necessità di cospargersi il capo di cenere chiedendo scusa a quanti, vedi Roberta Lombardi, l'avevano messa in guardia. In ogni caso, viene riferito, nessuno fra i parlamentari sarebbe arrivato a chiedere le dimissioni della prima cittadina della Capitale, anche se non manca chi sollecita il garante, cioè Beppe Grillo, a prendere provvedimenti. C'è però chi resta convinto che la Raggi vada sospesa e il logo tolto per il danno d'immagine: molti pensano che abbia sbagliato a fidarsi di Marra sul cui nome lo stesso Grillo aveva messo il veto. Il leader M5S Grillo, intanto, continua a rimanere chiuso nell'hotel Forum di Roma, dove si trova da ieri. La Rete invece protesta e lo fa con commenti durissimi. C'è chi chiede le dimissioni alla sindaca: "C'è solo un problema cara VirGenia, tu l'hai messo nel gabinetto del sindaco e quando l'hai dovuto rimuovere perchè indifendibile lo hai promosso a capo del personale! Complimenti... Virgenia dimettiti!". E chi scrive: "Ai video messaggi siamo allergici dai tempi di Berlusconi, spero che non ve ne uscite anche voi con delle slide. Dimissioni". C'è chi le chiede si sentire la base e Beppe Grillo: "Cara Virginia, spero che adesso ti sia finalmente resa conto che devi ascoltare la base. E guarda caso la base dice quello che dice Beppe. Da oggi in poi ascolta la base e Beppe sillaba per sillaba, poi valuta. Ma piazza pulita su tutti i figuri dubbi con trascorsi con altri partitucoli". E un altro follower aggiunge: "Per me va bene che Virginia Raggi vada avanti ma deve imparare ad ascoltare un po di più anche Beppe Grillo, se vuole fare davvero l 'interesse dei suoi concittadini". Infine, senza mezzi termini, c'è chi domanda: "Come ho scritto qualche mese fa: "Ma ci fai o ci sei"?".