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“Valuteremo anche la proposta che avete fatto sulla legge ad hoc relativa alla procedura delle riforme. Credo si possa dialogare su tutto purché non ci siano intenti dilatori”. Lo ha detto, secondo quanto viene riferito, la premier Giorgia Meloni, durante l'incontro sulle riforme con la delegazione M5s, rispetto alla proposta avanzata da Giuseppe Conte di istituire una commissione ad hoc per fare le riforme.
“Il famoso 'tutto cambia perché nulla cambi' non è accettabile, ma se ci sono strumenti che ci consentano di fare in tempi ragionevoli ciò che dobbiamo ci possiamo confrontare. Fermo restando che la sede propria esiste già, è il Parlamento, è la Commissione affari costituzionali, che questo lavoro fa e ha sempre fatto”.
“Da parte nostra – ha spiegato Conte al termine delle consultazioni – siamo disponibili a un rafforzamento dei poteri del premier, ma in un quadro che si conservi equilibrato e che non mortifichi la funzione parlamentare”. Dunque no del M5s all'elezione diretta di presidente della Repubblica o presidente del consiglio. E no a colpi di maggioranza, è la raccomandazione dell’ex premier. “Abbiamo invitato il presidente Meloni – ha sottolineato Conte - a mantenere un'interlocuzione perché a colpi di maggioranza un'ambizione di ridefinire in modo così rivoluzionario il quadro e l'assetto istituzionale del nostro Paese non è assolutamente raccomandabile”.
“Siamo favorevoli all'indicazione del presidente del Consiglio sul modello del sindaco d'Italia”, è la posizione espressa dal leader di Azione Carlo Calenda al termine dell'incontro con il governo. “Abbiamo sottolineato che c'è un tema grande che è l'efficienza del Parlamento, oggi viviamo in un monocameralismo di fatto: noi siamo a favore di una scelta monocamerale e di una distinzione fondamentale delle due Camere”, ha aggiunto Calenda. “Noi non faremo alcun Aventino – precisa - sarebbe illogico e incoerente farlo. Credo che sia importante che le opposizioni abbiano un loro dialogo, ci sentiremo con le altre opposizioni per condividere le idee”.
“Come Italia viva nasciamo per fare le riforme, crediamo nella loro importanza e siamo disponibili a lavorare insieme alla maggioranza e al governo”, ha spiegato invece la deputata di Iv Maria Elena Boschi. “Per noi - ha aggiunto - i due temi fondamentali da affrontare sono l'elezione diretta del presidente del Consiglio sul modello del sindaco d'Italia, dando scelta ai cittadini per riavvicinare la politica e le istituzioni ai cittadini. Una riforma della forma di Governo però non può essere separata dal superamento del bicameralismo paritario”, ha aggiunto.