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Luogo e data sono ancora abbastanza vaghi: Roma, tra ottobre e novembre. Ma un gruppo di dissidenti e fuoriusciti 5 stelle sta provando a lanciare un convegno nazionale. Obiettivo: contarsi per capire se possa nascere un nuovo soggetto politico grillino ma senza Grillo. L'idea è di Ernesto Tinazzi, storico animatore del meet up romano 878 (prima che l'intero gruppo venisse scomunicato dal leader genovese), che ha lanciato l'iniziativa su Facebook, scrivendo un post sulla pagina del gruppo "Fuori dal matrix 5 stelle". «Questo gruppo è stato creato per contare le forze fra delusi, esodati M5S, esclusi, riabilitati, interessati alla politica, disorientati, incazzati, ex M5S con ruoli istituzionali. E per fare una riunione nazionale insieme», scrive Tinazzi. «Sappiamo chi siamo, ma non dove vogliamo andare. Ma se non ci vediamo, il tutto diventa difficile. Intanto, contiamoci». La pagina (750 membri) è frequentata anche da senatori e deputati ex pentastellati, come Serenella Fucksia e Sebastiano Barbanti. L'intento è di coinvolgere altri eletti, coltivando un sogno inconfessabile: costituirsi come soggetto parlamentare ancor prima che politico. Qualcuno, tra i commentatori, l'ha già ribattezzata la «Rifondazione grillina», anche se Tinazzi di "rifondarolo" ha ben poco. Le sue posizioni sull'immigrazione lo avvicinano più alla destra salviniana che alla sinistra, ma lui chiama a raccolta tutti: «Chi vuole cambiare il sistema dall'interno. Chi ritiene impossibile cambiarlo dall'interno. Chi è amico di Pizzarotti e aspetta lui (sarà una lunga attesa). Chi non lo è. Chi è un esodato di destra e chi è un esodato di sinistra». L'importante è unire le forze, mettendo insieme tutte le storie della militanza non allineata degli ultimi anni: dagli attivisti napoletani che hanno portato il Movimento in Tribunale, ai dissidenti livornesi, passando per la galassia degli eretici romani. «Il nostro è un test», dice Tinazzi, «vediamo dove ci porta».