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Alle Regionali "non ci saranno liste delle Sardine. Noi siamo un enzima che vuole fare pressione dal basso perche' ci sia unita' nel campo progressista". Le Sardine, spiega Mattia Santori, leader del movimento delle Sardine, in una intervista al quotidiano Avvenire, si muoveranno per le sei elezioni regionali con uno scopo ben preciso: "Si tratta di elezioni molto complicate, con peculiarita' in ogni Regione. La settimana prossima incontreremo i coordinamenti regionali: c'e' autonomia nelle scelte, non e' da escludere che si scelgano approcci diversi a seconda della Regione, ma sarebbe meglio avere una linea univoca delle Sardine a livello nazionale. Ad oggi chiediamo unita' alle forze di progresso, sul modello dell'Emilia Romagna. Nelle competizioni regionali, e' centrale la coalizione piu' che il candidato presidente. La capacita' di aggregare e' una cosa molto da Sardine, ci spenderemo per questo". Alleanze che vadano da Renzi a Di Maio? "Si', possono essere questi i confini politici. Ma quello di coalizione e' un concetto che si allarga alla societa' civile. Se c'e' capacita' di aggregazione, di stare insieme, di definire un campo chiaro anti-sovranista e non populista, si recuperano tante persone che oggi sono senza rappresentanza". "Nessuna pregiudiziale", quindi, rispetto ai candidati a governatore.