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Matteo Salvini, segretario della Lega (LaPresse)
«Quando un popolo vota ha sempre ragione». Matteo Salvini non perde occasione per mettere in imbarazzo la sua maggioranza (e soprattutto la sua presidente del Consiglio) e sceglie di commentare così l’esito del plebiscito russo a favore di Vladimir Putin.
A margine di un convegno sul trasporto pubblico locale a Milano, il leader del Carroccio ha dichiarato: «Le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince sia quando uno le perde», ha detto Salvini, sorvolando totalmente sul clima di soggezione dei cittadini che ha caratterizzato le consultazioni organizzate da Mosca. «Io quando le perdo cerco di capire dove ho sbagliato e come fare meglio la prossima volta. Ci sono state delle elezioni, prendiamo atto del voto dei cittadini russi, sperando che il 2024 sia l’anno della pace», ha aggiunto il vice premier e ministro dei Trasporti leghista.
C’è spazio pure per una bordata al presidente francese Emmanuel Macron: « Mi preoccupa che qualche leader europeo parli – come se fosse naturale – di esercito, di guerre, di militari da mandare a combattere perché la terza guerra mondiale è l’ultima cosa che voglio lasciare in eredità ai miei figli, mi riferisco evidentemente a Macron».
Ma il commento semplicistico del capo della Lega non va proprio giù al ministro degli Esteri, nonché leader di Forza Italia, Antonio Tajani. Che a proposito delle elezioni russe ha chiarito: «Sono il ministro degli Esteri e ho espresso la mia posizione» sul voto in Russia «ieri sera». E sulle parole di Matteo Salvini: «Non ho nulla da aggiungere rispetto a quanto ho detto», ha spiegato Tajani ricordando che «le elezioni sono state caratterizzate da pressioni forti e anche violente. Navalny è stato escluso da queste elezioni con un omicidio, abbiamo visto le immagini dei soldati nelle urne, non mi sembra che sia un’elezione che rispetta i criteri che rispettiamo noi». La campagna per le Europee è solo all’inizio.