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«Costa, che era vice ministro del mio governo, sta difendendo il nostro lavoro, siamo con lui. Se poi ci sarà ripensamento M5s e Pd...». Parole e musica di Matteo Renzi, che sulla prescrizione continua a tenere la guardia alta senza accenare a nessun tipo di cedimento o di concessione nei confronti degli alleati di governo.Bocciato il cosiddetto “lodo Conte” , che altri non era se non il tentativo del premier di trovare una mediazione tra grillini e renziani in tema di prescrizione, il leader di Italia viva ieri è tornato all’attacco: «La riforma Orlando - ha spoegato ieri Renzi - ha allungato i tempi della prescrizione. Allungare i tempi per la prescrizione è stato giusto, eliminare la prescrizione invece corrisponde a un principio barbaro di giustizialismo senza fine, finalizzato a far sì che un cittadino diventi imputato a vita».E sulla proposta di legge Costa, Renzi ha ribadito: Quanto alla pdl del deputato FI Enrico Costa, Renzi ribadisce che «Costa sta difendendo la nostra legge, era viceministro della Giustizia nel mio governo, noi stiamo con lui se non ci sarà un ripensamento dei 5 stelle. Noi stiamo difendendo la riforma fatta dal vicesegretario del Pd».