Alle 11:36 in punto Genova si è fermata ancora una volta: un minuto di silenzio per ricordare le 43 vittime del crollo del ponte Morandi, il 14 agosto del 2018. Nel sesto anniversario di quel tragico giorno, autorità locali e familiari delle vittime si sono riunite alla Radura della Memoria per un minuto di raccoglimento proprio sotto le campate del nuovo ponte San Giorgio.

Nel cuore della commemorazione, dove è arrivato anche il messaggio di vicinanza e solidarietà inviato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Le immagini di quel drammatico evento appartengono alla memoria collettiva della Repubblica e richiamano alla responsabilità condivisa di assicurare libertà di circolazione e assenza di rischi a tutti gli utenti, tutelando il patrimonio infrastrutturale del Paese», scrive il Capo dello Stato nel testo inviato al sindaco di Genova Marco Bucci. «Le responsabilità devono essere definitivamente accertate – è il monito di Mattarella -, e auspico che il lavoro delle autorità preposte si svolga con l’efficacia e la prontezza necessarie a ogni sentimento di giustizia: il tempestivo processo di ricostruzione del collegamento tramite il Ponte Genova San Giorgio non costituisce, infatti, attenuante per quanto accaduto».

Richiamo analogo anche da parte della premier Giorgia Meloni, per la quale «fare giustizia e individuare le responsabilità per ciò che è accaduto, accertando una volta per tutte colpe e omissioni, è un dovere morale, oltre che giudiziario». Quindi «l’auspicio che l’iter giudiziario possa concludersi nel più breve tempo possibile perché Genova, la Liguria e l’Italia aspettano di conoscere la verità processuale su ciò che è accaduto». La premier parla di «memoria, rinascita, giustizia», ricordando la tragedia che «ha sconvolto Genova, la Liguria e la Nazione intera». «Oggi ci sentiamo un po’ tutti genovesi - conclude Meloni - figli di una città fiera e orgogliosa che è stata moralmente piegata e fisicamente spezzata in due, ma che da allora ha saputo anche rialzarsi e andare avanti».