Cosa perde l'Alleanza Verdi-Sinistra dall'uscita di Soumahoro, confluito nel gruppo Misto? Non i soldi perché, spiegano all'AdnKronos fonti verde-rosso, «a differenza di quanto qualcuno ha detto, l'onorevole Soumahoro non ci ha mai versato nulla», e auspicabilmente non i voti che, si spera, Soumahoro continuerà a indirizzare secondo coscienza nelle battaglie finora condivise con i colleghi dell'alleanza.

Insomma, attorno all'uscita di Soumahoro dal gruppo c'è un clima di delusione sì, ma insomma nessun dramma. Un'uscita avvenuta in continuità con la «mancanza di collaborazione, condivisione e di comunicazione» che ha caratterizzato tutto il breve quanto travagliato rapporto tra l'ex sindacalista dei braccianti e Avs: una campagna elettorale condotta in solitudine, salvo poi appoggiarsi al simbolo dell'alleanza, grazie alla quale è stato eletto, una volta resosi conto di non poter contare su una corsa solitaria per entrare in parlamento; una ostinata mancanza di dialogo e spiegazioni sufficienti a superare l'impasse della vicenda cooperative che ha portato allo strappo; e ora una decisione altrettanto solitaria, quella di passare al gruppo misto, che però arriva quasi come una liberazione.

«La comunicazione dell'Alleanza era ormai tutta tesa a rispondere alle domande sul caso Soumahoro», sul quale peraltro dal protagonista non sono mai arrivate spiegazioni soddisfacenti, come ha più volte sottolineato Angelo Bonelli. Mancanza di solidarietà nei confronti di Aboubakar? Dall'Alleanza rispediscono le accuse al mittente: mai nessuna accusa ma la questione, prima ancora che giudiziaria, è politica e su questo non si può fare finta di niente. (Adnkronos)