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"Salvini sbagliò allora come sbaglia chi oggi fa l’opposto: sulle garanzie costituzionali si vota in base alle regole, non in base alla simpatia. È quel che differenzia la politica dal populismo", dice Matteo Renzi, a Repubblica. "Impiegheremo il prossimo per decidere come votare. Parlerò io in aula, a viso aperto. Il giudizio politico è chiaro: il nostro capogruppo Faraone è salito sulla Open Arms quando le anime belle della sinistra erano in vacanza. Ma la vicenda giudiziaria è altra cosa. Finché non impariamo a distinguere, saremo sempre schiavi di un uso politico della giustizia. O più correttamente, di un uso giudiziario della politica", aggiunge. "Noi abbiamo salvato Bonafede, non Salvini. E ci è già costato molto". Lo ha detto Matteo Salvini in una intervista a Repubblica. "Abbiamo fatto esattamente come la scorsa volta, non partecipando in giunta e rimandando all’aula. Poi decideremo in base alle carte: questo impone la serietà e non il giustizialismo. Sulla Gregoretti abbiamo poi votato per l’autorizzazione a procedere. Sulla Open Arms vedremo".