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Cresce ancora il numero di migranti sbarcati sulle coste italiane. Dall'1 gennaio a a oggi, secondo gli ultimi dati del Viminale, sono stati 20.017, più del triplo dei 6.152 arrivati nello stesso periodo dell'anno scorso e dei 6.041 dello stesso periodo di due anni fa. Più di un quarto degli arrivi del 2023 (5.379) si sono concentrati tra l'8 e il 12 marzo.
“In questi giorni siamo stati accusati di cose raccapriccianti, ma la mia coscienza è a posto”, dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, riferendosi al naufragio di Cutro. “Resto convinta che più persone partono e si mettono nelle mani di cinici trafficanti e più c'è il rischio che qualcosa vada storto. Sarebbe più facile mettere la testa sotto la sabbia, che siano dei mafiosi a decidere chi può arrivare da noi e che in Africa continuino a prendere piede i mercenari della Wagner e i fondamentalisti. O che chi arriva si trovi a fare la manovalanza della criminalità organizzata o diventi vittima della prostituzione”, aggiunge. “Ma il tema dell'immigrazione va affrontato in modo più strutturale, un approccio serio è fermare i tafficanti, favorire i flussi legali e dare a chi arriva gli stessi diritti di nostri cittadini. Per esempio non dovremmo accettare che chi arriva dall'Africa lavori a condizioni che i nostri cittadini non accettano”.
Tajani e Crosetto: “Dietro il boom di sbarchi anche brigata Wagner”
Dietro il boom degli sbarchi anche la Brigata Wagner. A lanciare l'allarme, nel giro di poche ore, sono il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e quello della Difesa, Guido Crosetto. “Qualche preoccupazione l'abbiamo - dice Tajani dopo un incontro in Israele con il premier Benjamin Netanyahu - anche perché molti immigrati arrivano da aree controllate dalla truppe di Wagner, non vorrei ci fosse anche un tentativo di spingere i migranti verso l'Italia”.
“Mi sembra che ormai si possa affermare - rilancia Crosetto in una nota - che l'aumento esponenziale del fenomeno migratorio che parte dalle coste africane sia anche, in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la divisione Wagner, mercenari al soldo della Russia, sta attuando, utilizzando il suo peso rilevante in alcuni Paesi africani”. “Ue, Nato e Occidente - continua - cosi come si sono accorti che gli attacchi cyber facevano parte dello scontro globale che il conflitto ucraino ha aperto, oggi sarebbe opportuno capissero che anche il fronte sud europeo sta diventando ogni giorno più pericoloso. Dovrebbero inoltre prendere atto che l'immigrazione incontrollata e continua, sommata alla crisi economica e sociale, diventa un modo per colpire i Paesi più esposti, in primis l'Italia, e le loro scelte geostrategiche”.
Concetto ribadito in risposta ai commenti del deputato di Avs e co-portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli: “Non sarei mai così superficiale - sottolinea il ministro - da pensare che il fenomeno dell'immigrazione di massa dall'Africa verso tutti gli Stati Ue del Mediterraneo, Italia in prima fila, possa dipendere solo da una strategia di guerra ibrida. Ho invece detto e continuo a ritenere che, al problema migratorio, che ha cause antiche e complesse e che provoca anche terribili tragedie si è aggiunta una ulteriore spinta. Spinta che fa parte di una strategia di guerra ibrida portata avanti anche da soggetti come la divisione Wagner”. “Non abbiamo idea di cosa stia succedendo con la crisi dei migranti, non ce ne preoccupiamo”, risponde il capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin. A riferirlo è il sito web della Reuters, secondo cui Prigozhin ha poi insultato Crosetto, sollecitandolo a prestare attenzione al proprio Paese.