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Zelensky abbraccia Meloni
Mentre si prepara a intervenire in videocollegamento al CPAC di Washington, la premier Giorgia Meloni si trova ad affrontare nuove tensioni interne legate alla condanna in primo grado del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro per rivelazione di segreto d’ufficio nel caso Cospito.
Dopo un confronto con il ministro della Giustizia Carlo Nordio, la presidente del Consiglio ha scelto di blindare il sottosegretario, respingendo le richieste di dimissioni avanzate dall’opposizione: «Delmastro rimane al suo posto», ha dichiarato Meloni, esprimendo sconcerto per la sentenza e dubbi sulla sua fondatezza. «Mi chiedo se il giudizio sia realmente basato sul merito della questione», ha aggiunto la premier, ricordando che il pubblico ministero aveva inizialmente chiesto l’archiviazione e successivamente l’assoluzione.
La vicenda ha acceso nuove tensioni tra governo e magistratura, con Fratelli d’Italia che parla apertamente di «sentenza politica», mentre i ministri Foti, Lollobrigida e Ciriani si schierano a difesa di Delmastro.
Vertice con Tajani e Salvini: focus su Ucraina, economia e balneari
Oltre al caso Delmastro, la giornata della premier è stata segnata da un incontro a Palazzo Chigi con i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Secondo fonti governative, si è trattato di un «incontro di routine», ma sul tavolo c’erano diversi dossier aperti.
Tra questi, il tema della rottamazione delle cartelle esattoriali, su cui Salvini spinge per un accordo di maggioranza: «Aiutare 20 milioni di italiani in difficoltà con l’Agenzia delle Entrate non è un obiettivo solo della Lega, ma dell’intero governo», ha dichiarato il leader del Carroccio. Tuttavia, nella maggioranza permane cautela, soprattutto sui costi della misura. Si è discusso anche del caso balneari, dopo la sentenza del TAR della Liguria che ha bocciato la proroga delle concessioni fino al 2027.
Meloni tra Usa e Ue: la strategia per l’Ucraina
Sul piano internazionale, Meloni continua a lavorare per mantenere i rapporti tra Europa e Stati Uniti, messi a dura prova dalla nuova linea di Donald Trump sull’Ucraina.
La premier interverrà sabato in videocollegamento al CPAC, la conferenza dei conservatori americani, dove parleranno anche il presidente argentino Javier Milei e la rappresentante USA all’ONU Elise Stefanik.
Nel suo discorso, Meloni si concentrerà sulle relazioni transatlantiche e sulla guerra in Ucraina, sottolineando il ruolo dell’Occidente nel garantire una pace duratura. Proprio su questo tema, la presidente del Consiglio ha avuto oggi una telefonata con il primo ministro canadese Justin Trudeau, presidente di turno del G7. Meloni ha ribadito la posizione italiana: «La priorità per l’Italia è la stessa del resto d’Europa e della NATO: fare tutto il possibile per fermare il conflitto e raggiungere la pace». Ha anche ricordato che «il sostegno occidentale, unito al coraggio dell’Ucraina, ha reso possibile l’ipotesi di un accordo», e che l’Italia lavorerà con gli Stati Uniti e i partner europei per garantire sicurezza e stabilità a Kiev.
Tuttavia, Meloni non parteciperà alla videoconferenza dei leader del G7 in programma il 24 febbraio, per un impegno con il presidente degli Emirati Arabi, Mohammed bin Zayed, in visita a Roma. Per lo stesso motivo, non sarà a Kiev con gli altri leader dell’UE nel terzo anniversario dell’invasione russa.
Salvini e Tajani divisi su Trump e Zelensky
Le divergenze interne al governo sull’Ucraina emergono anche dalle dichiarazioni contrastanti tra Matteo Salvini e Antonio Tajani. Il leader della Lega ha elogiato Trump, definendolo «meritevole del Nobel per la pace», mentre il ministro degli Esteri ha preso le distanze dalle parole dell’ex presidente USA su Zelensky (“dittatore” e “comico mediocre”), affermando che “questo linguaggio non ci appartiene”. Fonti governative hanno minimizzato le differenze, precisando che «la linea sulla politica estera la danno la premier e il ministro degli Esteri». Tuttavia, il tema resta divisivo, soprattutto in vista delle prossime elezioni americane e del possibile ritorno di Trump alla Casa Bianca.