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Il ministro della Giustizia Carlo Nordio e la premier Giorgia Meloni
In partenza per Algeri, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, prende le difese del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dopo giorni di chiacchiericcio e voi su possibili dimissioni del Guardasigilli.
«Dopo le notizie infondate circa le presunte divisioni tra il presidente del Consiglio e il ministro Giorgietti, tra il presidente del Consiglio e il ministro Piantedosi, oggi è la volta del ministro Nordio – spiega una nota del governo – Spiace deludere, ma il clima nel Cdm è ottimo e tutti i ministri lavorano in piena sinergia con palazzo Chigi».
La difesa di Nordio è tout court, fino a ribadire la «piena fiducia» nel Guardasigilli, che Meloni «ha fortemente voluto a Via Arenula e con il quale mantiene contatti quotidiani».
Non solo. Palazzo Chigi rilancia e anticipa un faccia a faccia tra la presidente del Consiglio e l’ex magistrato. «In questo quadro – prosegue infatti la nota – il presidente Meloni e il ministro Nordio si incontreranno in settimana per definire il cronoprogramma delle iniziative necessarie a migliorare lo stato della giustizia italiana».
Un clima, quella della discussione sullo stato della giustizia, che tra correttivi della riforma Cartabia e dibattito sulle intercettazioni, si sta surriscaldando, con le opposizioni e anche una parte della maggioranza indispettite con Nordio.
«Il governo è determinato a portare avanti e ad attuare il programma di coalizione votato dai cittadini per dare all'Italia una giustizia giusta, veloce e vicina a cittadini e imprese», conclude palazzo Chigi.