Matteo Renzi sul ministro Carlo Nordio: «È bravo, bravo, bravo...»
Il leader di Italia viva: «Sta cercando di portare a casa una riforma di cui parlava quando era magistrato, chapeaux»
13 dicembre, 2022 • 09:50
PHOTO matteo renzi
«Io faccio opposizione alla Meloni ma su cosa dico brava: ha messo come ministro della Giustizia uno bravo, bravo, bravo. Nordio è di destra, un liberale vecchia maniera, colto, e quelle cose le dice da 40 anni. Sta cercando di portare a casa una riforma di cui parlava quando era magistrato, chapeaux». Lo ha detto Matteo Renzi a Mattino cinque.
Renzi sul Mes
Il Mes «è fondamentale per la gente» ha aggiunto Matteo Renzi. «Lo dico da sempre, quando ero in maggioranza e dall’opposizione - sottolinea - nella Sanità hanno messo 2 miliardi di euro ma il 65% va per le bollette. La sanità però è il primo problema per chi ci ascolta da casa. Finirà come sempre che a distanza di anni ci daranno ragione. Le risorse del Mes possono andare per gli operatori sanitari, per la ricerca. Dire che il Mes porta la Troika è una falsità, lo smonto tecnicamente in un confronto con chiunque. Bisogna mettere i soldi per la salute».
Renzi e i magistrati
Anche se la sua vicenda giudiziaria «è sostanzialmente in via di chiusura», il tema su cui riflettere «è se è giusto che un magistrato, quando arriva una sentenza di Cassazione, continui la sua inchiesta. Non è una questione mia, io non ho problemi per il processo, ho risorse, avvocati... ma un cittadino che non ha risorse se entra nelle grinfie di un pm che non rispetta la massima autorità... siamo all’anarchia». ha sottolineato Matteo Renzi. «Sono all’opposizione della Meloni, ma voglio dire "brava" a Meloni perchè ha messo alla Giustizia uno bravo bravo, un uomo che quelle cose che dice da ministro le dice da 40 anni». Circa le inchieste che hanno coinvolto i suoi genitori, «la cosa che più mi fa male è l’aspetto umano. Per colpire me, anzichè dirmi "le tue idee fanno schifo" hanno gettato fango sui miei e io ho fatto fatica. Ho sofferto. Ora sono stati assolti i miei genitori, ma quando sono diventato premier sono diventati Trudy e Gambadilegno. Non è stato giusto. Chi ha sbagliato deve pagare, anche se è stato un magistrato. Se sbagliano, è bene che paghino anche i magistrati».