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«Gli sforzi compiuti nelle diverse conferenze internazionali, che si sono succedute, hanno, sin qui, conseguito risultati significativi ma parziali e ancora insufficienti. Siamo sull’orlo di una crisi climatica globale, per scongiurare la quale occorrono misure concordate a livello planetario. È il senso della sollecitazione sottoscritta, nell’autunno scorso, da alcuni Capi di Stato europei». È il monito che il Capo dello Stato Sergio Mattarella nel corso del suo intervento al Teatro Comunale di Belluno.
Mai come in occasione della tempesta Vaia è stato chiaro, all’opinione pubblica italiana, che i mutamenti climatici in atto nel mondo comportano effetti pesanti anche sull’ambiente del nostro Paese e sulle condizioni di vita della nostra popolazione» ha poi dichiarato il presidente della Repubblica nel suo intervento a Belluno dove ha incontrato le comunità colpite nel bellunese lo scorso ottobre dalla tempesta Vai e dopo aver visitato il cimitero monumentale di Fortogna Longarone che accoglie le 2mila vittime della tragedia del Vajont.
«Opere di contenimento e regimentazione, se non suffragate dall’apprendimento delle precedenti esperienze, talvolta ottengono risultati opposti.
Diversamente, rischiamo di ritrovarci altre volte a piangere vittime, frutto non della fatalità ma drammatica conseguenza di responsabilità umane.
L’amara e indimenticabile esperienza del Vajont ce lo insegna ogni momento».