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Oggi è prevista la tavola rotonda più attesa sul processo penale mediatico, con la partecipazione di Amanda Knox - condannata e poi assolta nel 2011 per l’omicidio di Meredith Kercher e per la prima volta in Italia dopo la sua assoluzione. Al panel, oltre agli organizzatori Sola, Luparia Donati e Martina Cagossi, prenderanno parte anche il presidente del Consiglio Nazionale Forense, Andrea Mascherin e il presidente dell’ordine degli avvocati di Milano, Vinicio Nardo. «Parlare di processo mediatico, e nel caso specifico del «delitto di Perugia» - ha commentato il presidente Mascherin -, non può che iniziare dal concetto di garantismo inteso non come “innocentismo”, ma come l’affermazione di un sistema processuale giusto che garantisca che un innocente non rischi di andare in carcere. Ma è fondamentale assicurare la corretta idea del giusto processo in linea con quanto scritto nella nostra Costituzione».
E ancora, Mascherin ha sottolineato come «la spettacolarizzazione mediatica che diventa gogna mediatica può portare a un’opinione pubblica colpevolista fin dalle indagini. E’ necessario porre dei limiti al processo mediatico che contrasta fortemente con lo Stato di diritto, che spesso viola il rispetto alla privacy e che rischia di esercitare un condizionamento indebito nei confronti degli operatori della giustizia».